Tornano i voucher: i nuovi buoni lavoro verranno usati per pagare gli steward allo stadio
I voucher tornano al centro del dibattito politico durante la discussione della legge di bilancio in corso alla Camera. Con i nuovi voucher, in particolare, attraverso un apposito libretto nominativo e prefinanziato, potranno essere pagati gli steward che lavorano negli stadi. Si stabilisce anche un limite massimo di pagamento tramite questo metodo che corrisponde a 5mila euro. La novità è stata introdotta da un emendamento approvato in commissione Bilancio alla Camera dopo una riformulazione.
La discussione sui nuovi voucher ha incendiato il dibattito in commissione con alcuni deputati, tra cui Cesare Damiano, che ricordano come ci siano anche altri emendamenti alla manovra – ancora da discutere – con i quali si richiede di ripristinare i voucher. Un’estensione che quindi non varrebbe solo per gli steward degli stadi ma anche per altre categorie, come Onlus e Ong. Il rischio, secondo Damiano, è che si torni a utilizzare i buoni lavoro per “platee smisurate” e si possa ricreare lo stesso problema che aveva portato alla loro abolizione. I nuovi voucher vengono utilizzati dall'estate ma hanno avuto, finora, un'applicazione abbastanza ristretta con un loro impiego decisamente inferiore rispetto ai numeri dei primi buoni lavoro. Le estensioni previste dagli emendamenti alla manovra preoccupano però alcuni deputati che temono si possa tornare a utilizzarli in maniera sconsiderata.
Per quanto riguarda gli steward, le società sportive professionistiche potranno quindi pagarli con questi nuovi voucher ma il compenso per ogni lavoratore durante l’anno non deve superare i 5mila euro. Ogni società sportiva potrà acquistare attraverso la piattaforma informativa Inps un libretto prefinanziato per il pagamento delle prestazioni. La misura, secondo quanto si spiega nella relazione illustrativa, “si giustifica alla luce del fatto che i compensi di coloro che svolgono le attività di stewarding sono sempre pagati dalle società sportive professionistiche mediante l'utilizzo dei buoni lavoro”.