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Torna l’indennità Covid per la quarantena dei lavoratori, sarà di nuovo equiparata a malattia

Il decreto fiscale in via di approvazione riserverà molto spazio al mondo del lavoro. Dal rifinanziamento della Cassa integrazione Covid, fino ad un fondo per l’indennità di quarantena. Sono alcune delle richieste che i sindacati hanno fatto al governo a cui si aggiunge la previsione della sospensione delle attività che non rispettano le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
A cura di Giuseppe Pastore
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Arriverà nel Consiglio dei ministri atteso per oggi il nuovo decreto fiscale con un pacchetto di norme dedicate al mondo del lavoro. Dopo l'incontro di ieri tra Mario Draghi e i sindacati, infatti, è trapelato che, con il nuovo provvedimento, il governo rifinanzierà la cassa integrazione Covid per altre tredici settimane, fino alla fine dell'anno. Un risultato importante per i sindacati che più volte hanno mostrato preoccupazione per la scadenza del blocco dei licenziamenti previsto per fine ottobre. Sarà anche predisposto un fondo per l'indennità da quarantena che consentirà di equiparare a malattia l'assenza da lavoro causata da quarantena. La misura era stata già applicata nel 2020, ma per il 2021 l'Inps ne aveva annunciato una sospensione perché il governo non aveva individuato le risorse necessarie a rifinanziarla. E poi c'è il tema della sicurezza sul lavoro e il nodo Green Pass, da oggi obbligatorio per accedere a tutti i luoghi di lavoro, per cui i le parti sociali hanno richiesto al governo di valutare un ulteriore abbassamento dei prezzi dei tamponi.

La quarantena Covid sarà equiparata a malattia

Il decreto fiscale in via di approvazione rifinanzierà la Cassa integrazione Covid fino alla fine dell'anno. Una misura utile a scongiurare licenziamenti e che interesserebbe tanto il settore del terziario quanto quello dei servizi, del commercio, del tessile e della moda. "Hanno confermato e accolto la nostra richiesta di rifinanziare la Cassa integrazione Covid", ha detto al termine dell'incontro il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. "Questo – ha aggiunto – diventa un elemento alternativo ai licenziamenti. E abbiamo anche ribadito la necessità di trovare il modo che questo non ricorso al non licenziamento diventi un vincolo forte fino alla fine dell'anno". A questo si aggiungerebbe anche la previsione di un fondo, di circa 800 milioni di euro, che servirà ad equiparare la quarantena da Covid-19 alla malattia. Si tratta di una novità importante che ripropone una misura già applicata nel corso del 2020. Nel 2021, invece, l'isolamento dei lavoratori che sono dovuti rimanere a casa dopo un contatto con una persona risultata positiva non è stato considerato come malattia, ad eccezione di chi ha potuto proseguire l'attività lavorativa in smart working.

Green Pass sul lavoro e tamponi

Al centro del confronto tra governo e sindacati, anche il nodo Green Pass sui luoghi di lavoro per cui i sindacati hanno richiesto al governo un ulteriore abbassamento del prezzo dei tamponi per i quali è già previsto un costo calmierato di 15 euro per i maggiorenni. Non solo, secondo Maurizio Landini bisognerebbe "potenziare il credito di imposta, su tutte le spese di sanificazione, che permetta alle imprese di affrontare la questione – e – Penso che sarebbe un fatto molto importante che tutte le imprese, non solo qualcuna come sta accadendo, si assumessero l'onere del pagamento del tampone per tutti i lavoratori".

Sicurezza e salute sul lavoro: le sanzioni

"Il governo ci ha assicurato che nel decreto fiscale entreranno misure importanti sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. Il nuovo provvedimento, infatti, dovrebbe prevedere la sospensione delle attività che presentano il 10% di lavoratori in nero e anche di quelle che non rispettano le norme sulla salute e sulla sicurezza. A questo si aggiungerebbe un importante potenziamento dell'Ispettorato del lavoro: "Punti importanti – ha detto il grmteraio generale della Uil, Pierpaolo Bombardieriper dare una risposta alla questione delle morti sul lavoro". Sarebbero in programma, infatti, assunzioni di ispettori e di personale tecnico e "un coordinamento di tutti i soggetti che operano nella salute e nella sicurezza", ha fatto sapere Landini "per migliorare verifiche, controlli e ispezioni sui luoghi di lavoro", ha detto Sbarra. Nelle prossime settimane i sindacati torneranno ad incontrare il governo. Sul tavolo c'è un confronto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e un dialogo con il ministero del Lavoro per "discutere di come estendere l'esperienza positiva dei protocolli di sicurezza usati per la gestione Covid, anche in una fase che non sia quella emergenziale", ha anticipato Landini.

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