Zona gialla: massimo 4 persone al ristorante, anche negli alberghi (se aperti a clienti esterni)
Tornano le zone gialle in Italia. La Sicilia è la prima Regione che da oggi passa in giallo. La prossima settimana potrebbe seguirla anche la Sardegna, ma per questo si aspetta il nuovo monitoraggio settimanale sulla situazione epidemiologica. Nelle Regioni in zona gialla torna l'obbligo di mascherina all'aperto (l'obbligo di mascherina al chiuso è già previsto in zona bianca). Come confermano anche il ministero della Salute e la Regione Sicilia a Fanpage.it, torna anche il limite di quattro commensali al tavolo nei ristoranti, a meno che questi non siano conviventi.
I ristoranti in zona gialla
Come si legge nelle Faq della presidenza del Consiglio dei ministri la regola prevede che si può cenare e pranzare nei locali al chiuso, ma bisogna avere la certificazione verde, mentre per i tavoli all'aperto non è richiesto alcun pass: "In questa zona sono aperti i bar, i ristoranti e tutte le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande. Il consumo di prodotti al banco o all’aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di una certificazione verde valida o a quelli che ne siano esenti". Se si vuole entrare nei locali per prendere cibo da asporto, ma non si possiede una certificazione verde, è possibile usufruire del servizio, ma solo per il tempo necessario a effettuare l'ordinazione e ritirare il prodotto. Non è in nessun caso consentito infatti consumare al tavolo senza green pass. Il limite di 4 persone al tavolo va osservato anche per feste, banchetti e ricevimenti di battesimi e matrimoni.
Gli alberghi in zona gialla
Per quanto riguarda gli alberghi, nemmeno in zona gialla è richiesta una certificazione verde: "I clienti di una struttura ricettiva possono accedere ai servizi di ristorazione offerti dalla struttura esclusivamente per la propria clientela, anche in caso di consumo al tavolo in un locale al chiuso, senza mostrare una certificazione verde COVID-19″, si legge sempre nelle Faq sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri.
"Nelle strutture ricettive, infatti, l’accesso è riservato a chi è in possesso di una certificazione verde COVID-19 solo per quanto riguarda le attività al chiuso di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere, per i quali l’articolo 9-bis del decreto-legge n. 52 del 2021 specifica che l’obbligo si applica ‘anche all’interno di strutture ricettive'".
Se però i ristoranti all'interno delle strutture ricettive sono aperti anche a clienti esterni è sempre necessario avere il green pass per poter consumare al tavolo al chiuso.
Le mense aziendali in zona gialla
Anche in zona gialla, come in zona bianca, è necessario munirsi di green pass per usufruire dei servizi della mensa aziendale: "Per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde COVID-19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti", recitano le Faq della zona gialla. Spetta ai gestori di queste attività controllare la documentazione.
Le altre regole della zona gialla
La zona gialla non prevede questa volta alcun divieto di spostamento tra le Regioni, anche in assenza di green pass. Non c'è più alcun coprifuoco, perché il divieto di circolazione notturna è stato eliminato ovunque lo scorso 21 giugno. Teatri, cinema, concerti, musei e terme rimangono aperti come in fascia bianca, ma prevedono sempre l'utilizzo del green pass.