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Elezioni politiche 2018

Torna ex assessore che invocava “Zio Adolf”: ora corre per la Camera con Civica Popolare

Massimo Gnagnarini aveva lasciato il suo ruolo di assessore al Bilancio a Orvieto, per aver scritto su Facebook una frase ambigua su Hitler. Adesso è candidato per le elezioni politiche con Civica Popolare.
A cura di Annalisa Cangemi
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Massimo Gnagnarini torna a far parlare di sé. L'ex assessore al Bilancio di Orvieto era finito sui giornali per le sue frasi shock su Facebook. E per quelle frasi aveva pagato un prezzo molto alto, visto che era stato costretto a dimettersi. Per rispondere a un cittadino che gli chiedeva di risolvere il problema dei rom Gnagnarini gli aveva risposto così: "C'aveva provato anche zio Adolf a prendere qualche rimedio, politicamente scorrettissimo, ma non gli è riuscito neanche a lui". Salvo poi scusarsi, giustificando l'infelice rievocazione del dittatore, dicendo che la stanchezza, dopo sette ore di consiglio comunale, era stata la causa della sua gaffe. L'episodio è accaduto non più di tre mesi fa. Ma l'ex assessore di Orvieto spera forse che gli elettori abbiano la memoria corta. E così ci riprova. Gnagnarini è candidato nel centrosinistra, nella lista di Civica Popolare, con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Corre per la Camera in Umbria, posizione numero tre in lista.

Una lista che, stando alle dichiarazioni del capolista alla Camera Massimo Monni, è in campo "per contrastare i populismi di destra e il Movimento 5Stelle".
"Dopo quella frase orrenda e sfortunata, di cui era chiaro il senso paradossale, credo di aver pareggiato i conti presentando le dimissioni. Un atto di responsabilità verso l'amministrazione e il giusto prezzo che non può incrinare né la mia coscienza, né la prospettiva. Ora si va avanti": così Massimo Gnagnarini, ha commentato la scelta di presentarsi per le politiche del prossimo 4 marzo.

"Sto gestendo la situazione in maniera molto serena" – ha spiegato all'Ansa Gnagnarini – "Ma su Messanger mi stanno arrivando decine di messaggi da tutta Italia di facinorosi di destra delusi per la mia candidatura. Mio malgrado il circo mediatico mi aveva accreditato, agli occhi di chi non mi conosce, come un loro beniamino. La mia storia personale dimostra che in 40 anni di attività ho vissuto la politica con tutt'altro spirito. Uno scivolone su Facebook, commento a un post privato, sta diventando dirimente". 

 

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