Torino, Mattarella esprime “fiducia e vicinanza” alla polizia per l’assalto alla volante
Sergio Mattarella esprime vicinanza alla polizia per quanto accaduto a Torino, dove una volante della polizia è stata assaltata nelle vicinanze della Questura da un gruppo di persone che cercava di liberare un cittadino straniero che doveva essere portato in un centro per il rimpatrio per essere poi espulso dall'Italia. In una nota il Quirinale ha fatto sapere che il presidente della Repubblica "ha chiamato il capo della polizia per essere informato di quanto avvenuto e per esprimere solidarietà agli agenti della pattuglia aggredita a Torino".
Per poi ribadire "fiducia e vicinanza nei confronti della polizia" da parte del capo dello Stato. Dopo aver telefonato al capo della polizia, Mattarella ha anche sentito il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, atteso oggi in Parlamento per un'informativa sui fatti di Pisa e Firenze, dove le forze dell'ordine hanno caricato e manganellato gli studenti che manifestavano per la pace in Palestina.
Sulle manganellate agli studenti è intervenuta ieri per la prima volta anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "È pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la propria incolumità per garantire la nostra. Non si può parlare delle forze dell'ordine solo quando qualcosa non funziona", ha detto. Parole che sembravano in risposta a quelle del capo dello Stato, che il giorno dopo i fatti di Pisa aveva sottolineato come l'autorevolezza delle forze dell'ordine non si misurasse con i manganelli, che usati contro gli studenti rappresentano invece un fallimento.
Intanto la polizia ha pubblicato il video dell'aggressione alla volante avvenuta davanti alla Questura. Delle immagini "relative all'assalto di un gruppo di persone ad un equipaggio della Questura di Torino intento ad accompagnare un cittadino marocchino di anni 31 al CPR di Milano in quanto irregolare sul territorio nazionale", spiegano gli agenti.