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Torino, la consigliera M5s senza assicurazione: multata. Poi lite con la vigilessa

Stefania Batzella sarebbe stata multata per 800 euro dopo che la sua auto è stata trovata senza assicurazione in Piazza Solferino. “Lei non sa chi sono io” avrebbe detto la grillina di Susa, che però nega tutto. “Sono stata vittima di un’ingiustizia”.
A cura di B. C.
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“Lei non sa chi sono io! Sono una Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle!”. Stefania Batzella lo avrebbe fatto notare, come scrive Repubblica, con toni anche molto accesi, alla vigilessa che ieri sera a Torino, nella centrale piazza Solferino, l’ha multata dopo aver trovato l’auto della grillina, originaria di Susa, senza assicurazione: 800 euro (500 se pagherà entro 5 giorni) e in più il sequestro dell’Audi grigia, che potrà riprendere una volta pagata la multa e dimostrato di essere assicurata. L’interessata però afferma di non  aver mai pronunciato quelle parole: “Non mi sono assolutamente qualificata come consigliera – chiarisce – Ho solo fatto notare all’agente che avevo sul parabrezza il tagliando del Consiglio regionale che permette di entrare nel parcheggio riservato ai consiglieri”. Contatta dal quotidiano , Batzella nega di aver preso una multa, ma allo stesso tempo sostiene di aver “subito un’ingiustizia”. Ma non spiega quale: “Non devo spiegare ai giornali”. Repubblica evidenzia come alcuni testimoni abbiano notato la consigliera far riferimento alla sua carica istituzionale di fronte alla vigilessa intento a farle la contravvenzione. Le però smentisce categoricamente: “Non è nel mio stile. Tutti i giorni combatto i privilegi della casta, figuriamoci se ne adotto i vizi”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario regionale del Pd, Davide Gariglio: "Si tratta di un incidente che può capitare a tutti, assume un tenore diverso considerato che la protagonista è tra coloro che rivendicano sempre una superiorità rispetto a tutti. Personalmente non ho mai pensato che avessero il monopolio della moralità in politica e ancora una volta sono loro che ci danno la conferma dell'inesistenza della loro tanto sbandierata diversità. Poi se è vero quanto la cronaca riferisce, che addirittura sia stata sottolineata la carica istituzionale ricoperta, in questo caso il comportamento è particolarmente condannabile". Mentre un altro collega della grillino, Elvio Rostagno, sempre del Partito Democratico, dice: “Sono giunto in un secondo ad animi quietati, dopo che la collega è venuta negli uffici del nostro gruppo per chiedere di poter usare il nostro parcheggio. La capisco, intendiamoci. Del resto chi non si arrabbierebbe per una multa? Perfino un grillino anticasta”.

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