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Toninelli a Fanpage.it: “Se Conte perde votazione deve andarsene, altrimenti meglio che il M5s sparisca”

L’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha detto a Fanpage.it che se la nuova votazione sui principi del M5s, in programma dal 5 all’8 dicembre, non raggiungerà il quorum, Conte dovrà dimettersi: “Non lo ha fatto dopo la trafila di sconfitte elettorali, spero che abbia la volontà di farlo ora”. Piuttosto che proseguire sulla linea dell’ex premier, è meglio che il M5s venga “archiviato per sempre”, ha detto Toninelli.
A cura di Luca Pons
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Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti durante il primo governo Conte, nonché deputato e senatore del Movimento 5 stelle per due mandati dal 2013 al 2022, oggi è presidente del Consiglio dei probiviri nel M5s e negli ultimi mesi è stato tra i critici più accesi e aperti del ‘nuovo corso' del Movimento, quello guidato proprio da Giuseppe Conte. A Fanpage.it, Toninelli ha commentato i risultati dell'Assemblea costituente, che ha rimosso tra le altre cose il limite dei due mandati e il ruolo di garante ricoperto da Beppe Grillo.

L'ex ministro sostiene la decisione del comico di annullare i risultati della votazione e convocarne una seconda, che si terrà dal 5 all'8 dicembre. E ha affermato che, se il quorum non dovesse essere raggiunto, Conte dovrà lasciare il Movimento: "Non si è dimesso dopo la trafila di sconfitte elettorali portate a casa, ma penso e spero che abbia la volontà di dimettersi almeno in questo caso". In caso contrario, ha detto, il M5s non esisterà più: "Sarei anche felice di un'archiviazione per sempre del Movimento 5 Stelle, lasciando un vuoto politico, umano ed emotivo da riempire. Senza limiti di mandato e senza democrazia diretta perché decide tutto il capo, non è più il Movimento".

L'obiettivo nella seconda votazione è non far raggiungere il quorum?

Sì, per due motivi. Il primo è che sono stati cancellati oltre la metà degli iscritti ad agosto. Se non fossero stati cancellati oltre 70mila iscritti ad agosto, non sarebbe certamente stato raggiunto il quorum (all'Assemblea costituente gli iscritti erano poco meno di 90mila, ndr). Il secondo motivo è che se una votazione viene validata attraverso un quorum, il non-voto è legittimo tanto quanto il voto.

Gli iscritti cancellati non sono stati solo quelli non più attivi, per rendere più ‘realistico' il quorum?

Non c'è stata sufficiente trasparenza in questa cancellazione, è stata fatta in tempi che destano molte perplessità. Di sicuro abbassare il numero degli iscritti era vantaggioso per Conte e del tutto svantaggioso, matematicamente, per Grillo.

Per di più, ricordo che per votare all'interno delle votazioni del Movimento non ci si deve loggare sul sito. La domanda a cui non hanno mai dato risposta è: hanno cancellato anche gente che nel tempo non si è loggata, ma che comunque ha votato? Queste enormi problematiche usciranno tutte. Con il rischio, molto fondato, che anche un'eventuale seconda votazione verrà invalidata da un tribunale.

Si finirà in tribunale quindi, se il voto passa?

Parlo per ipotesi, ma penso che sia scontata l'azione del fondatore del Movimento. Credo ci sarà un'istanza al tribunale di annullamento della votazione, nel caso in cui venisse cancellato il ruolo del garante. E soprattutto ci sarà per rimpossessarsi del simbolo, perché oggi l'unica certezza inconfutabile è che il proprietario del simbolo sia Beppe Grillo, a norma di atto costitutivo dell'associazione del Movimento 5 Stelle del 2009, e che Conte abbia solo l'utilizzo. E

A proposito del simbolo: è emersa una vecchia scrittura privata tra Grillo e Conte che riguarda proprio il suo utilizzo e impegna il comico a non contestare eventuali modifiche. Questo cambia le cose?

La scrittura privata conferma che Grillo è il proprietario del simbolo del M5S e Conte ne è solo l’utilizzatore. In più Grillo rimane ad oggi il garante del M5S, quindi può difenderne principi e valore in ogni sede, anche pubblica. In aggiunta, questa scrittura privata appare palesemente incostituzionale

Tornando alla votazione: come risponde alle critiche di Conte secondo cui chi invita a non votare va contro i principi di democrazia diretta alla base del Movimento?

È un'affermazione tecnicamente vergognosa. Prima di dire una cosa di questo tipo il presidente Conte dovrebbe dire come mai per la prima volta nella storia del Movimento sono stati cancellati degli iscritti.

Grillo avrebbe chiesto di coinvolgere una società esterna che verifichi il risultato del voto. È giusto?

Non è solo giusto, è doveroso e democratico. Oggi abbiamo dei quesiti strutturati da una società incaricata da Conte, o da chi lui ha delegato. Nessuno ha mai conosciuto i criteri che hanno portato questa società privata a scegliere le materie. Ad esempio, da presidente del collegio dei probiviri, chiedo: in quanti scritti, sulle 22mila proposte, hanno chiesto una modifica del numero dei componenti del collegio dei probiviri? Cosa che farebbe decadere l'organo. Ma davvero centinaia di iscritti hanno fatto questa richiesta? Niente trasparenza nella scelta degli argomenti, numero di iscritti tagliato: è come se ci fosse una partita di calcio tra Grillo e Conte in cui le due squadre sono entrambe di Conte, e l'arbitro (inteso come notaio che certifica le votazioni) è scelto sempre da Conte.

Se il voto non passa, e Grillo mantiene il suo ruolo, poi cosa succede? Si cerca una linea comune o si chiede di rimuovere Conte?

Se il voto non passa Conte deve andare via da solo. Se Beppe rimane il garante, anche la votazione sui due mandati non verrà poi portata avanti, perché cancellare il limite dei due mandati significa cancellare il Movimento 5 Stelle. Conte non si è dimesso dopo la trafila di sconfitte elettorali portate a casa, ma penso e spero che abbia la volontà di dimettersi almeno in questo caso. E devo aggiungere: l'esultanza alla fine dell'Assemblea costituente, che era solo il ‘primo tempo', dovrebbe far aprire gli occhi a tante persone che lo vedono come un profeta.

Con un Movimento guidato di nuovo da Grillo lei vorrebbe tornare alla politica attiva?

Io non mi ricandiderò mai, i due mandati li ho fatti. Grazie a Dio se resta Grillo resta anche la regola dei due mandati, e se venisse cancellata io non sarei più parte del Movimento perché non esisterebbe più. Il mio unico obiettivo straordinario è avere un partito da votare. Se diventa un partito di Conte, una costola del Pd con mandati infiniti e senza democrazia diretta, non lo andrò mai a votare.

Chi potrebbe essere il o la presidente del nuovo M5s? 

Ora dobbiamo pensare a salvare il Movimento 5 Stelle, poi il resto si vedrà. Io sarei anche felice di un'archiviazione per sempre del Movimento 5 Stelle, lasciando un vuoto politico, umano ed emotivo da riempire.

Meglio far sparire il Movimento piuttosto che continuare in questo modo?

Questo non è neanche un continuare, significa non esistere più, o meglio esistere solo formalmente. Il Movimento è francescano, vede la politica come missione. Senza limiti di mandato e senza democrazia diretta perché decide tutto il capo, non è più il Movimento. Lo sa, profondamente, chiunque ha votato e amato il Movimento 5 stelle.

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