Tetto studenti stranieri in classe, Fdi dà torto a Salvini: “Si scontra con la realtà dei fatti”
"Una legge che dovesse avere carattere di perentorietà nei numeri rischierebbe di scontrarsi contro un limite invalicabile: la realtà dei fatti". La pensa così il capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti a proposito della proposta di mettere un limite alla presenza di studenti stranieri nelle classi, proposta che è stata avanzata la scorsa settimana da Matteo Salvini e rilanciata poi dal ministro dell'Istruzione Valditara. Secondo il titolare di Viale Trastevere in ogni classe la maggioranza degli studenti dovrebbe essere italiana. Ma un'idea del genere in molti territori non è attuabile, visto che la popolazione scolastica in alcune aree è composta soprattutto da stranieri.
"Dico solo che nella città in cui vivo, Piacenza, la presenza di alunni non italiani è superiore al 20 o 30 per cento del totale in molti istituti. Non è una scelta. Se in una scuola ci sono cento bambini, settanta stranieri e trenta italiani, anche se li ridistribuisci in quattro classi, il rapporto rimane lo stesso", ha spiegato Tommaso Foti, in un'intervista a ‘La Stampa'.
Sabato il ministro Valditara era tornato sulla questione, spiegando che l'obiettivo del suo dicastero è "Evitare la formazione di ghetti etnici che allontanano l'integrazione e favoriscono la dispersione scolastica". Secondo il ministro servirebbe "una più equilibrata distribuzione degli studenti stranieri fra le varie classi, una maggiore comunicazione fra scuole, un coordinamento degli uffici scolastici regionali e una intesa con i comuni per l'organizzazione di scuola bus". Ma l'idea è difficilmente applicabile, anche perché il rischio sarebbe quello di non far partire le classi all'inizio dell'anno scolastico: "Se ci affidassimo solo agli alunni italiani dovremmo chiudere le scuole, perché gli stranieri fanno più figli degli italiani. Quindi l'idea di mettere un massimo del 20% in ogni Aula non è neanche sostenibile, dal punto di vista dei numeri, perché c'è una carenza strutturale di popolazione scolastica italiana. Se come sistema scolastico saremo in grado di reggere sarà perché potremo contare su un numero di alunni stranieri che ci aiuta ad aprire le scuole e a formare le classi", ha spiegato la segretaria della Cisl Scuola Ivana Barbacci a Fanpage.it.
Sulle recenti polemiche legate alla possibilità di fermare la didattica per il Ramadan, come avviene nell'istituto di Pioltello, "i calendari scolastici – ha aggiunto Foti – vanno rispettati per quello che sono, senza sospendere di volta in volta per altre fallaci ragioni. Per di più, il cattolicesimo, pur non essendo religione di Stato, è un culto praticato dalla maggioranza degli italiani".
Foti poi ha apprezzato l'intervento di Mattarella sulla vicenda di Ilaria Salis: "Bene ha fatto il Capo dello Stato a esprimere la sua solidarietà. Ricordo però che un mese fa il presidente del Senato Ignazio La Russa ha fatto lo stesso, ricevendo Roberto Salis. Il governo si deve muovere tramite la diplomazia. Guardi quanto è durata la vicenda Chico Forti. A prescindere dai reati che le vengono contestati, non mi piacciono le catene, una forma di virilità giuridica ridicola".
Si è espresso anche sulla mozione di sfiducia contro Salvini: "Non so quali siano le informazioni in possesso dalle opposizioni. Mi sembra si parli di accordi mai concretizzati. Se hanno degli elementi probanti li vedremo, ma così non sarà. La sinistra sbaglia a evocare ogni giorno le dimissioni di questo o di quel ministro. È una strategia che non va da nessuna parte". Per quanto riguarda la ministra del Turismo Santanchè, "non so cosa vorrà fare la ministra quando avrà contezza di quello che le viene contestato. La richiesta di poter accedere ai documenti e chiedere l'interrogatorio avviene prima della eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Non siamo ancora li'". Infine Foti ha smentito l'ipotesi si un rimpasto dopo le elezioni europee: "C'è chi ha scritto persino del cambio di sette ministri. Non sarebbe un rimpasto, ma un Meloni bis. Pura fantasia".
Valditara: "Sinistra vuole classi ghetto"
"Nel 1999, con il Governo D'Alema e il ministro Berlinguer la sinistra riformista volle introdurre il limite di studenti stranieri per classe per consentire a loro di integrarsi meglio. Nessuno sollevò alcuna critica. Oggi, la sinistra si mostra invece ideologica e massimalista, sostenitrice delle classi ghetto, negando così ogni possibilità di effettiva integrazione. Oggi siamo noi a stare dalla parte della Costituzione e dello spirito riformista, per garantire un reale diritto allo studio e all'inclusione dei nuovi cittadini", ha scritto su X il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Pd contro il ministro Valditara
"Quindi anche il capogruppo di Fratelli d'Italia fa parte della sinistra massimalista? Di ideologico qui c'è solo un ministro che per seguire i dettami del suo leader Salvini parla di questo e non di edilizia scolastica, dispersione, divari, precarietà, questione del sostegno, stipendi degli insegnanti, rapporto con le famiglie e così via. Le uniche vere misure per la scuola messe in atto in 18 mesi sono quelle previste dal Pnrr, scritto da altri. Per il resto fin qui si è visto un ministero tutto chiacchiere e distintivo. Povera scuola", ha commentato sui suoi social Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente della Camera, in risposta al ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.