Tetto al contante, bonus Pos e l’ipotesi dello stop alle multe: le novità sui pagamenti elettronici
Dopo il rialzo del tetto al contante approvato con il decreto Aiuti quater, il governo Meloni potrebbe fare un altro passo indietro sui pagamenti elettronici. Nella nuova legge di bilancio, che verrà presentata nelle prossima settimane, potrebbero sparire le sanzioni – in vigore da giugno di quest'anno – per i negozianti che rifiutano i pagamenti con carta di credito, bancomat o prepagata.
L'aumento del tetto al contante
Il nuovo decreto Aiuti è intervenuto sui pagamenti con due misure che vanno in direzioni opposte. Da una parte, come detto, il tetto al contante si alzerà a 5mila euro. Dal gennaio 2023 si potranno usare contanti per pagare cifre fino a 5mila euro in un colpo, invece dei 2mila che si possono pagare oggi e che sarebbero diventati solo mille l'anno prossimo. La richiesta della Lega era di alzare la soglia fino a 10mila euro.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che con questa decisione l'Italia si allinea alla "media europea". Secondo i dati del think tank The European House – Ambrosetti, però, l'Italia è al 24esimo posto sui 27 Paesi dell'Unione europea nel Cashless society index, quindi è tra i peggiori in Europa per quel che riguarda la dipendenza dal contante. Una dipendenza che sicuramente non sarà ridotta con la decisione alzare il tetto.
Il bonus Pos
Dall'altra parte, il decreto Aiuti quater ha previsto un bonus per incentivare i commercianti a comprarsi un Pos, il registratore di cassa elettronico. Per questo bonus, il governo Meloni ha stanziato 80 milioni di euro. L'incentivo verrà erogato sotto forma di credito d'imposta, quindi come sconto sulle tasse, e potrà coprire anche il 100% del costo di ogni registratore elettronico che viene comprato, con un limite di 50 euro per ogni Pos. Una misura che sembrerebbe mirata ad aumentare il numero di negozi in cui è possibile pagare con carta di credito o bancomat.
L'ipotesi dello stop alle sanzioni
Sulla carta, è dal 30 giugno 2014 che i commercianti sono obbligati ad accettare i pagamenti elettronici. Quindi, ovviamente, anche ad avere un Pos. Fino a quest'anno, però, non ci sono mai state multe per chi non rispettava l'obbligo. Dal 30 giugno 2022, invece, è prevista una sanzione per chi rifiuta questo tipo di pagamenti: 30 euro, più il 4% della cifra che si è rifiutato di far pagare. Quindi, ad esempio, se un commerciante rifiuta di far pagare 100 euro con bancomat, la multa sarà di 34 euro: 30 euro ‘fissi' e 4 euro che sono il 4% di 100.
Nonostante la decisione di creare un bonus per comprare il Pos, però, sembra che il governo voglia fare marcia indietro sull'obbligo di accettare i pagamenti digitali. Il viceministro all'Economia, Maurizio Leo ha fatto sapere che si potrebbero eliminare le sanzioni. Una decisione che potrebbe arrivare già nella prossima legge di bilancio, da approvare entro il 31 dicembre.
Il governo ha "sempre intenzione di fare controlli, di agevolare le misure di contrasto al contante", ha detto Leo, ma con un'aggiunta: "Non penso che si emetteranno multe". Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha definito l'ipotesi una "follia", un "pericoloso passo indietro che equivale ad abrogare totalmente l’obbligo" di avere un Pos. Fino a oggi, l'unica eccezione per quanto riguarda le multe è stata prevista dall'agenzia delle Dogane per i tabaccai, per i pagamenti di sigarette, marche da bollo e francobolli.