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Testamento biologico, non si potrà rifiutare l’accanimento terapeutico

Il disegno di legge sul testamento biologico è tornato all’esame della Camera. Centinaia gli emendamenti proposti, lo scontro tra favorevoli e contrari è molto acceso. Lega e cattolici promettono battaglia e sostengono che questa legge sia sostanzialmente una legalizzazione mascherata dell’eutanasia.
A cura di Charlotte Matteini
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francia eutanasia

Lo scorso 13 marzo, dopo oltre un anno di rinvii e ostruzionismo in commissione, il disegno di legge sul testamento biologico è approdato in parlamento all'esame della Camera dei Deputati. Nel corso delle sedute in commissione Affari Sociali sono stati presentati moltissimi emendamenti e durissimi sono stati gli scontri tra le fazioni favorevoli e contrarie al provvedimento. Numerosi i punti controversi del disegno di legge all'esame della Camera: i parlamentari di area cattolica si dichiarano contrari a molti articoli del provvedimento legislativo che, a detta loro, renderebbe i medici dei meri esecutori dell'altrui volontà, annullandone di fatto l'autonomia decisionale e aprendo le porte a una sorta di legalizzazione mascherata dell'eutanasia. "Questo testo è una gallina ma si è deciso per legge di chiamarla gatto, e allora per questo tutti fanno ‘miao’. Questa è una legge sull’eutanasia ma per ipocrisia e debolezza non lo si vuole dire. Noi vogliamo un voto chiaro e esplicito perché vogliamo punire chi istiga al suicidio”, ha commentato il leghista Alessandro Pagano.

Lo scontro, accesosi nel corso degli anni in Commissione, è proseguito anche oggi in Aula, nel corso dell'esame dei vari emendamenti presentati. In particolare, l'assemblea parlamentare ha bocciato un emendamento che introduceva la possibilità per qualsiasi malato di rifiutare le terapie mediche somministrate, tra cui anche l'idratazione e il nutrimento artificiali. Il testo, presentato dal presidente della commissione Affari sociali, Mario Marazziti, prevedeva sostanzialmente il rifiuto da parte dell'individuo dei "trattamenti sanitari che si configurino inutili, troppo gravosi o sproporzionati, incluse le pratiche di nutrizione e idratazione artificiale". "Non è una limitazione, ma una descrizione di quello che accade nella vita: un individuo può rifiutare, i trattamenti che soggettivamente ritiene inutili, gravosi o sproporzionati. Introduciamo un elemento importante, senza cambiare in nulla il diritto fondamentale della persone e lo spirito della legge", ha spiegato Marazziti presentando il suo emendamento. La proposta, però, è stata sonoramente bocciata dai parlamentari di Montecitorio con 336 voti contrari.

Al momento l'esame degli emendamenti prosegue e ai deputati devono esprimersi su circa altre 200 modifiche presentate, per alcune è previsto il voto segreto. L'esame proseguirà fino alle 19 di questa sera, quando verrà sospeso per consentire l'avvio della discussione generale sul dl per l'abolizione dei voucher, facendo così slittare il proseguimento della discussione di un'altra settimana.

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