Test salivari nelle scuole sentinella: quali studenti effettueranno i prelievi ogni 15 giorni
Il nuovo anno scolastico parte con poche novità sulle regole durante le lezioni in classe, ma con un’importante sperimentazione che riguarderà migliaia di giovanissimi studenti: i test salivari. Il rientro a scuola arriverà in molte Regioni dal 13 settembre ed è già iniziato in Alto Adige. Per un ritorno in sicurezza una delle mosse messe in campo dal governo. riguarda lo screening da effettuare attraverso test salivari, meno invasivi dei classici tamponi. Non tutti gli studenti e non tutti gli istituti verranno coinvolti in quest’attività di monitoraggio, ma si punterà sulle scuole sentinella, istituti prescelti per analizzare un campione di studenti che decide di effettuare i test su base volontaria.
I numeri dei test salivari a scuola
La previsione è quella di coinvolgere almeno 55mila alunni, che dovranno effettuare un test ogni 15 giorni. Di fatto vuol dire effettuare 110mila analisi al mese per verificare la circolazione del Coronavirus tra i più giovani. Il campione di 55mila studenti va rapportato a una popolazione studentesca totale composta da circa 4,2 milioni di alunni, ma va sottolineato che la sperimentazione riguarderà solamente gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, ovvero elementari e medie. Di fatto vuol dire che i test salivari verranno effettuati, su base volontaria, solamente per i ragazzi e le ragazze tra i 6 e i 14 anni.
Come verranno effettuati i test salivari
Alcune Regioni hanno già iniziato a organizzarsi: è il caso del Lazio, che ha individuato una platea potenziale di 30mila studenti, con le Asl che hanno già preso contatto con gli istituti. Ma è anche il caso del Veneto, dove è stata predisposta una mappa delle scuole coinvolte. Allo stesso tempo si procede anche con gli accordi stipulati coi laboratori che si occuperanno dell’analisi e dei risultati dei test, da fornire entro 24 ore trattandosi non di test rapidi ma molecolari. In una prima fase i test verranno effettuati dal personale sanitario addetto, poi questo compito spetterà alle famiglie: dovranno prevalere il campione di saliva, metterlo in una busta chiusa e portarlo a scuola, dove vengono raccolti e poi consegnati ai laboratori. L’obiettivo resta quello di partire da subito, con l’inizio del nuovo anno scolastico, per poi arrivare a una piena operatività entro il mese di novembre. Inoltre i test salivari saranno utili anche per il rilascio del green pass che così come per i tamponi classici avrà una validità di 48 ore.