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Test di Medicina 2024/2025

Test medicina 2021, il ministero: “Una domanda è risultata errata e verrà neutralizzata”

Dopo giorni di polemica il ministero dell’Università spiega cos’è successo al test di Medicina: “All’esito della verifica di tutte le segnalazioni è risultata errata una domanda”, si legge in un comunicato del Mur. Si tratta della numero 56, perché mancava “un segno grafico rilevante”. Gli altri quesiti al centro della polemica, invece, erano corretti, ma nel documento che conteneva le risposte queste erano sbagliate.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il test d'ingresso a Medicina di quest'anno ha provocato polemiche, accuse e persino un'interrogazione parlamentare. Il motivo? Secondo molti candidati c'erano diverse domande sbagliate nella lunga lista di quesiti che decide chi entra e chi no nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia di tutti gli atenei italiani. Dopo giorni di caos arriva il chiarimento del Mur, che ha pubblicato una nota sul suo sito per rispondere alle polemiche e soprattutto per comunicare l'esito delle verifiche effettuate: "Il ministero dell’Università e della Ricerca comunica che, all’esito della verifica di tutte le segnalazioni arrivate in merito alle domande per la prova sostenuta lo scorso venerdì 3 settembre per l’accesso programmato ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, è risultata errata una domanda (la numero 56), a causa della mancanza, nella stampa, di un segno grafico rilevante. Questa domanda verrà neutralizzata attribuendo il punteggio di 1.50 indipendentemente dal fatto di avere  o non avere fornito alcuna risposta".

La domanda 56 perciò viene neutralizzata, mentre per quanto riguarda gli altri quesiti al centro della polemica c'è un ulteriore chiarimento: "Nel documento pubblicato lo scorso venerdì sul sito accessoprogrammato.miur.it contenente i quesiti e le risposte, per le domande 2, 21 e 23, diversamente da quanto indicato, la risposta corretta non era la A ma, rispettivamente, la E, la E e la D. È stato, quindi, pubblicato ora il documento corretto e aggiornato".

Nel comunicato c'è anche un commento della ministra Messa, che ha spiegato: "Se ci fossero nuovi metodi per migliorare l’attuale sistema di selezione li valuteremo e li metteremo in campo". Poi, però, ha anche voluto ricordare: "Non dimentichiamoci, però, che questo sistema, da quando è stato introdotto, ha permesso di evitare possibili raccomandazioni e localismi".

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