video suggerito
video suggerito

Test di Medicina, quanti sono i posti disponibili per il 2023/24: i dati del Ministero dell’Università

Il ministero dell’Università e della Ricerca ha annunciato i posti disponibili per il prossimo anno per Medicina: si parla in tutto di 19.944 posti, con un aumento di più di 4mila ingressi rispetto all’anno scorso.
A cura di Annalisa Cangemi
39 CONDIVISIONI
Immagine

Il ministero dell'Università e della Ricerca ha formulato una cifra ufficiale per l'aumento dei posti a Medicina: si parla in tutto di 19.944 posti che il ministero dell'Università e della Ricerca ha proposto oggi al Gruppo di programmazione per i Corsi di laurea in Medicina e Chirurgia in italiano e in lingua inglese, dopo aver sentito le Università, che hanno dato a loro volta parere positivo.

Un numero superiore alla richiesta giunta dalla Conferenza Stato-Regioni su parere del ministero della Salute (18.133 posti) e che tiene conto del recepimento da parte degli Atenei del fabbisogno di nuovi medici, così come emerso dal Gruppo di esperti istituito al Mur dalla ministra Anna Maria Bernini. Rispetto allo scorso anno accademico si tratta di oltre 4mila posti in più che verranno messi a disposizione degli studenti. È atteso poi una specifico decreto ministeriale, che conterrà informazioni più dettagliate sulla distribuzione dei posti per Università. Il Mur nei prossimi mesi si preoccuperà poi di erogare agli atenei 23 milioni di euro per potenziare le aule, e dovrebbe anche aprire un reclutamento straordinario per assumere più docenti e ricercatori.

Lo scorso anno accademico, il 2022-2023, i posti totali sono stati 15.876 (14.740 posti in lingua italiana e in lingua inglese per i Paesi Ue + 1.136 per Paesi extra Ue). Per il prossimo anno, invece, i 19.944 posti disponibili per lauree Medicina e chirurgia saranno suddivisi per posti Ue (17.263 per lingua italiana e 1.345 per lingua inglese); extra Ue 679 (per lingua italiana e 657 per lingua inglese).

La ministra Anna Maria Bernini già nei mesi scorsi aveva preannunciato che ci sarebbe stato un aumento di circa 4mila posti, ma non aveva ancora fornito stime precise. In un'intervista a Fanpage.it la ministra di Forza Italia ha anche spiegato che l'aumento dei posti a Medicina non è che il primo step: il successivo interesserà le scuole di specializzazione, proprio per evitare che si crei un imbuto formativo, come ipotizzato da alcune analisi. Secondo il sindacato Anaao Assomed, per esempio, un aumento degli ingressi a Medicina, senza contemporaneamente ampliare i posti nelle scuole di specializzazione, rischia di creare, tra 6 o 7 anni, una sproporzione tra i laureati e la possibilità di accedere ai corsi di formazione post lauream, indispensabili In Italia poi per praticare la professione.

"Sicuramente sarebbe stato un lavoro a metà se noi avessimo solamente allargato di 4mila posti da subito, a partire da settembre, e 30mila posti da qui a sette anni, l'iscrizione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Questo è il primo collo di bottiglia che abbiamo allargato, che dovevamo allargare sulla base dei fabbisogni che ci sono stati dati dalle Regioni, dai rettori". Dalla scorsa settimana scorsa il gruppo di lavoro che è composto dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane, la Conferenza Stato-Regioni, Istat e ministero della Salute ha iniziato a lavorare sulle scuole di specializzazione. "Altrimenti sarebbe stato un lavoro a metà", ha spiegato Bernini, sottolineando però che non il lavoro sulle scuole di specializzazione "non è solamente una questione di opzioni. Ci sono alcune scuole di specializzazione che non sono optate perché al momento la regolamentazione non è molto friendly nei confronti degli studenti. In più metteremo in circolo le borse inoptate", ha annunciato Bernini a Fanpage.it.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views