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Consulta decide su terzo mandato dei presidenti di Regione: cosa cambia per De Luca (e per Zaia)

Oggi si tiene l’udienza pubblica alla Consulta che deciderà sulla possibilità che Vincenzo De Luca si candidi per un terzo mandato. Ma il pronunciamento avrà effetti anche su una ricandidatura del governatore Luca Zaia in Veneto.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi, 9 aprile, la Corte Costituzionale decide sul terzo mandato dei governatori, esprimendosi in particolare sul caso del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca (Pd). Ma il pronunciamento avrà ricadute anche sull'attuale presidente del Veneto Luca Zaia, pronto a correre per un terzo mandato.

Cosa dice la norma della Regione Campania impugnata dalla Presidenza del Consiglio

La Presidenza del Consiglio dei ministri ha presentato ricorso contro la legge regionale campana, approvata nello scorso novembre, che permetterebbe a Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato. I giudici della Consulta, in particolare, sono chiamati a pronunciarsi sulla legittimità della norma (articolo 1, comma 1) della legge 16/2024 della Regione Campania, dal titolo ‘Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della Giunta regionale', nella parte in cui "esclude dal computo dei mandati rilevanti, ai fini dell'applicazione del principio del divieto di terzo mandato consecutivo per i presidenti di Regione eletti a suffragio universale e diretto, quelli precedenti a quello in corso all'entrata in vigore della legge regionale".

Secondo la norma che è stata impugnata, quindi, il calcolo dei mandati di De Luca partirebbe dalla legislatura in corso, dando così all'attuale presidente della Campania il diritto di presentarsi alle prossime elezioni nel 2025. Dal canto suo, la presidenza del Consiglio dei ministri considera nel ricorso la norma statale sul terzo mandato come "autoapplicativa" ed evidenzia "l'illegittimità costituzionale" del provvedimento campano, in contrasto con i principi sanciti dagli articoli 3 e 51 (‘uguaglianza e ragionevolezza' e ‘uguaglianza nell'accesso alle cariche elettive') della Costituzione.

In udienza alla Corte Costituzionale oggi interverranno, per la presidenza del Consiglio, gli avvocati dello Stato Ruggero Di Martino ed Eugenio De Bonis, mentre per la Regione Campania saranno presenti gli avvocati Giandomenico Falcon, Aristide Police e Marcello Cecchetti. A fare da relatore, il giudice Giovanni Pitruzzella.

Cosa cambia per il presidente del Veneto Luca Zaia

Oggi, un eventuale accoglimento del ricorso contro De Luca, sbarrerebbe definitivamente la strada a una possibile quarta candidatura di Zaia, sulla quale comunque si sono già espressi negativamente gli alleati di Fdi e Forza Italia. Se Luca Zaia dovesse candidarsi, e poi vincere, in autunno, quello che si profilerebbe sarebbe tecnicamente un ‘quarto mandato'. Il leghista Zaia infatti ha vinto la prima corsa a governatore del Veneto nel 2010. Ma allora la legge nazionale sul doppio mandato non era stata ancora assimilata nell'ordinamento veneto, è stata recepita solo nel 2012). Il computo nella sua Regione è partito dunque solo dal 2012: in pratica, nonostante per molti fosse un'evidente forzatura, il governatore riuscì a far passare quello del 2010 come un "mandato zero", sbaragliando poi gli avversari alle elezioni nel 2015 e nel 2020.

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