Terza dose vaccino a scuola, quando potrebbe arrivare il richiamo per gli insegnanti
Il governo sta pensando di estendere la terza dose del vaccino anche ad altre categorie, e soprattutto alla fascia d'età under 60. Per il momento il rischiamo è previsto per over 60 e soggetti vulnerabili, ma anche per personale e ospiti delle Rsa e per il personale sanitario. Ma in settimana, secondo quanto ha anticipato il ministro della Salute Speranza, potrebbe arrivare la decisione di allargare la platea dei cittadini a cui è destinata la dose booster.
Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha indicato come priorità proprio il mondo della scuola: "Oggi siamo al 94,5% di vaccinati con prima dose e 92,5% di vaccinati con seconda dose. Io per primo ho richiesto la terza dose per tutti, tutto il personale ha risposto con un'immediata capacità di assumersi questa responsabilità, anche nei confronti dei propri ragazzi. L'obbligo vaccinale può essere introdotto ma, sulla base del proprio senso di responsabilità, il personale scolastico si è già largamente vaccinato. Se a quel 94,5% si aggiungono le persone che non possono vaccinarsi per motivi di salute, siamo prossimi al 100%", ha detto ieri a Che tempo che fa.
La terza dose per il personale scolastico è considerata determinante anche per i presidi italiani: "Siamo favorevolissimi, pur non essendo vaccinologi. Da quello che sappiamo il richiamo per la terza dose per insegnanti serve ad allontanare ancora di più lo spettro della diffusione dell'infezione", ha detto Mario Rusconi (Anp), in un'intervista a Fanpage.it. Anche perché i casi stanno aumentando nelle scuole elementari e medie, dove gli alunni non sono immunizzati e la circolazione del virus è più alta.
Scatta la nuova quarantena a scuola
Da oggi entra in vigore nelle scuole il nuovo protocollo sulle quarantene. Se in classe c'è un caso positivo, i compagni faranno un test e se il risultato sarà negativo le lezioni potranno riprendere normalmente. Poi si ripeterà il tampone dopo 5 giorni.Con due positivi i vaccinati o guariti negli ultimi 6 mesi faranno il tampone, i non vaccinati la quarantena. Con tre casi andrà in quarantena tutta la classe. Per gli under 12 è previsto un test subito e una quarantena di 10 giorni. A sospendere la didattica saranno eventualmente i dirigenti scolastici, nei casi in cui le Asl non possano intervenire.
"Abbiamo lavorato in collaborazione con il Ministero della Salute, il CTS, e le Regioni e uniformato le regole in tutto il Paese. Questo ha dato più certezze e grande attenzione a tutte quelle situazioni e funzioni che vengono prima che un ragazzo possa essere rilevato positivo, come il tracciamento. Anche la percentuale di vaccinati tra i ragazzi è molto alta, sopra il 70%, e in particolare tra i 16 e i 19 anni si raggiunge l'84%: c'è stata una risposta corale e responsabile in tutto il Paese. Sicuramente ora bisogna fare attenzione ai più piccoli. Il senso di responsabilità e di solidarietà sono parte stessa del nostro sistema educativo", ha spiegato ieri sera il ministro Bianchi.