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Terza dose, Sileri: “Da gennaio sarà per tutti, priorità a chi ha fatto vaccino Johnson & Johnson”

La terza dose di vaccino anti Covid “verosimilmente sarà necessaria per tutti”. E dopo che sarà stato completato il ciclo di somministrazioni a pazienti particolarmente fragili, personale sanitario e anziani, da gennaio toccherà al resto della popolazione. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, tracciando anche un calendario delle somministrazioni. La priorità, ha spiegato, sarà data a chi ha fatto il vaccino monodose Johnson & Johnson.
A cura di Annalisa Girardi
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La terza dose si farà a tutti a partire da gennaio. E i primi a riceverla saranno coloro che sono stati vaccinati con Johnson & Johnson. Sono queste le previsioni del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che intervenendo su Radio Capital ha spiegato come la terza dose di vaccino anti Covid "verosimilmente sarà necessaria per tutti" dopo che sarà stato completato il ciclo di somministrazioni a pazienti particolarmente fragili, personale sanitario e anziani.

In vista dell'inverno, con la possibilità di una nuova risalita dei contagi, si cercherà di mettere subito in sicurezza la fascia di popolazione più fragile o, come nel caso dei sanitari, più esposta al rischio. Dall'anno nuovo, secondo Sileri, si potrà invece procedere con il resto della popolazione. Per quanto riguarda il calendario delle somministrazioni, si terrà conto di quando sono state fatte la prima e la seconda dose: tuttavia, secondo quanto precisato dal sottosegretario, ad avere la precedenza sarà chi ha fatto il vaccino monodose di Johnson & Johnson, in quanto "avrà bisogno di un richiamo in tempi brevi".

Sileri, sempre durante il suo intervento a Radio Capital ha poi proseguito affermando che la scelta sulla terza dose dovrebbe essere "condivisa da tutta Europa, considerando il boom di contagi in alcuni Paesi europei", dove con i contagi in crescita aumenta anche il rischio che si sviluppino nuove varianti del virus.

Per quanto riguarda invece la revoca delle restrizioni anti contagio, il sottosegretatio ha chiarito che sia necessario "procedere per gradi". In questo senso, ha continuato, "prima toglieremo l'obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il Green Pass". Insomma, la Certificazione Covid resterà in uso ancora a lungo e, in ogni caso, sarà l'ultima delle misure restrittive che potrà essere abbandonata. Infine, parlando della possibilità di rendere il vaccino obbligatorio nel caso non si riuscisse a raggiungere la quota di popolazione immunizzata auspicata, Sileri ha concluso: "Il vaccino obbligatorio non servirebbe, non convincerà i No Vax a vaccinarsi".

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