Terza dose di vaccino a ottobre: prima anziani e fragili, poi richiami per tutti gli altri
Nessun dubbio: la terza dose di vaccino anti Covid sarà inevitabile per tutti. Secondo la road map del governo la somministrazione verrà fatta in autunno, già a ottobre. Si parte con anziani e fragili, poi il richiamo toccherà anche alle altre fasce d'età. Lo ha annunciato questa mattina anche il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri: "Sarà necessaria perché gli studi dimostrano che cala l'immunità dei vaccinati e cala per prima per coloro che hanno una non completa immuno-competenza. Quindi si parte da loro, poi progressivamente gli studi che sono in corso in tutti i Paesi occidentali ci diranno quale sarà il momento opportuno per fare il richiamo", ha spiegato a Radio anch'io su Rai Radio1.
"Ora – ha chiarito Sileri – quando si parla di richiamo e terza dose non significa fare tutti la terza dose a ottobre, significa che se le immunità cala dopo otto/nove/dieci mesi, ottobre sarà il punto di partenza per fare i richiami per coloro i quali non sono immuno-competenti, come i dializzati, o sono passati i dieci mesi".
"Stiamo osservando che anziani e persone fragili, vaccinati a gennaio e febbraio, stanno esaurendo la loro protezione – ha confermato il consigliere del ministro Speranza Walter Ricciardi a Sky Tg24 – Queste persone si trovano nuovamente vulnerabili e vanno riprotette. Dobbiamo partire da loro, dalle persone che sono state vaccinate prime e più fragili".
"Poi pian piano c'è anche il problema degli operatori sanitari, vaccinati tra gennaio e febbraio", ha aggiunto Ricciardi. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri chiede però di attendere per il richiamo per le altre categorie: "Terza dose? Sicuramente è un richiamo che aumenta il livello di immunità, dobbiamo capire se diventa indispensabile o meno. La Terza dose oggi è indicata principalmente per i fragili, dove il livello immunologico è più compromesso. Per gli altri aspettiamo, guardiamo gli studi", ha detto a LaPresse Filippo Anelli, presidente della Fnomceo.
"Dall'andamento epidemiologico sembra che il vaccino tenga molto bene, e la risposta che attendevamo c'è stata. Dobbiamo proteggere il più possibile per evitare cresca il numero dei morti, l'invito è fare le due dosi. Ma al momento la vaccinazione tiene con una lievissima riduzione di efficacia nel tempo", ha aggiunto.
Emiliano: "Richiami potrebbero iniziare entro settembre"
Il governatore Michele Emiliano ha detto che i richiami potrebbero partire già alla fine di settembre: "La Puglia è pronta, nel senso che noi abbiamo già messo a punto il piano per cominciare la terza vaccinazione. Ovviamente, siccome siamo disciplinati e lavoriamo di concerto tra le Regioni, attendiamo che l'ordine arrivi dal ministero della Salute: faremo tutto quanto in modo ordinato e strutturato, anche perché il dato sanitario indica che dopo qualche mese, come per il vaccino sull'influenza ordinaria, il vaccino anti-covid perde di intensità, non ha la stessa capacità di copertura e quindi va rinnovato, visto che l'epidemia è in corso", ha detto a Start, su Sky TG24,
"La Puglia è pronta per la terza vaccinazione – ha ribadito – e credo che lo siano quasi tutte le Regioni. Cominceremo, immagino, dai fragili, dal personale sanitario, dalle forze di polizia, dalla scuola: in Puglia, per esempio, abbiamo vaccinato moltissimo il personale scolastico, raggiungendo forse la copertura più alta, o una delle più alte d'Italia, ma molte di queste vaccinazioni le abbiamo fatte a marzo, quindi probabilmente bisognerà riprenderle. Penso che entro la fine di settembre si ricomincerà", ha aggiunto il governatore dem.