Terza dose a tutti, in settimana la decisione del governo: “Allargheremo ad altre fasce di età”
La situazione epidemiologica in Italia al momento è migliore rispetto a quella che stanno attraversando tanti altri Paesi europei, dove l'aumento dei contagi sta costringendo ai governi a valutare nuove misure restrittive. Tuttavia, per scongiurare una situazione di quel tipo è essenziale accelerare, sia sulla vaccinazione a chi non l'ha ancora ricevuta, sia sulle terze dosi per le categorie che ne hanno diritto. E secondo il ministro della salute, Roberto Speranza, queste presto andranno non solo a categorie fragili e alla fascia più anziana della popolazione. "Somministrare la terza dose alla fascia tra i 40 e i 60 anni sarebbe già un bel risultato", ha affermato in un colloquio con il Corriere della Sera. Affermando poi che presto probabilmente si riuscirà a scendere anche al di sotto dei trent'anni. Per poi però precisare: "Ci atterremo al parere degli scienziati".
Bisognerà quindi attendere il parere della comunità scientifica, ma la direzione sembra essere quella di un allargamento generale della platea a cui somministrare la terza dose in tempi abbastanza brevi. E proprio in settimana, ha annunciato il ministro, il governo prenderà la decisione, affiancato dagli esperti, sull'allargamento a ulteriori fasce di età.
I Paesi che si sono trovati ad affrontare un serio aumento dei nuovi casi, come il Regno Unito, d'altronde hanno cercato di contenerlo proprio accelerando sulle terze dosi e ampliando le fasce di popolazione a cui somministrarla. Londra ha quindi deciso di aprire agli over 50. "Penso che a sei mesi dalla seconda dose sia opportuno favorire la terza per la platea più larga possibile", ha commentato Speranza, sottolineando che comunque "abato abbiamo superato i due milioni e 44 mila booster e segnato il record di 120 mila terze dosi in un giorno, non sono pochissime".
Insomma, in altre parole l'estensione della terza dose di vaccino è la via per frenare la nuova ondata di contagi che l'Europa sta vivendo. E quindi anche per vivere il Natale senza dover introdurre nuovamente severe restrizioni.