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Terrorismo, allerta alta: Piantedosi dice che c’è il rischio di lupi solitari nelle grandi città

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha detto che l’allerta su terrorismo e rischio di azioni di lupi solitari resta alta: “L’attenzione è elevata da parte del nostro sistema di sorveglianza alle frontiere”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha lanciato l'allerta terrorismo dalle pagine del Messaggero, per il rischio di azioni da parte di lupi solitari, fenomeno che per il titolare del Viminale è legato all'immigrazione. "Fin da subito abbiamo innalzato al massimo livello le attività di prevenzione antiterrorismo. Abbiamo rafforzato il presidio a difesa degli obiettivi sensibili. Abbiamo intensificato il monitoraggio degli ambienti potenzialmente più problematici sul fronte dell'estremismo e i dati riguardanti le persone individuate ed espulse, ne sono la dimostrazione".

"Esiste il pericolo di radicalizzazione e le operazioni recentemente condotte in Europa – Germania e Spagna in primis – sono la testimonianza dell'attuale livello di minaccia. In Italia sono state intensificate su questo fronte le attività di indagine come testimoniano le operazioni portate a termine negli ultimi mesi a Milano, Genova, Brescia e in ultimo a Padova. Lo scambio di informazioni tra organismi di polizia in ambito internazionale è costante. Certamente il rischio che agiscano dei lupi solitari non va mai sottovalutato, come dimostrato dai gravi episodi accaduti recentemente in Europa. Non vi sono, comunque, allarmi specifici. Ma l'attenzione deve rimanere alta", ha detto sul tema sicurezza e sulle misure per prevenire eventuali.

Quanto al piano per tutelare le stazioni delle grandi città, Piantedosi ha ricordato che "da un anno operiamo con dispositivi di particolare intensità nelle stazioni delle principali città italiane. A Roma e Milano abbiamo fatto 188 operazioni interforze ad alto impatto, con l'impiego di oltre 22mila unità delle Forze di polizia. Abbiamo controllato oltre 231mila persone, di cui oltre 100mila stranieri, 488 quelle arrestate e 2.447 quelle denunciate, 747 gli stranieri espulsi".

"Nella legge di Bilancio abbiamo previsto di rafforzare la presenza dei militari nelle stazioni finanziando un'aliquota di personale dedicato di 800 ulteriori unità, di cui beneficeranno in gran parte ovviamente le stazioni di Roma e Milano. È anche questa la chiara testimonianza dell'impegno del governo a presidiare sempre più i luoghi di maggiore aggregazione di persone anche per rafforzare la percezione di sicurezza".

"Per proseguire lungo la linea tracciata – ha annunciato – a breve incontrerò i sindaci delle tre maggiori aree metropolitane per estendere le operazioni straordinarie di controllo del territorio anche alle aree limitrofe alle stazioni. I risultati stanno arrivando in termini di riduzione dei reati specifici in tali contesti. Ma va sottolineato che anche quando le attività di prevenzione non sono riuscite a impedire la commissione di reati, la presenza rafforzata delle forze di polizia ha reso comunque possibile assicurare tempestivamente alla giustizia i responsabili di fatti gravi".

Il ministro, in merito ai presidi di polizia negli ospedali, ha detto poi che in un anno sono stati aumentati del 50%, "passati da 126 a 189, istituendo o riaprendo presidi nelle più grandi strutture sanitarie. Abbiamo contestualmente incrementato del 34% il numero degli operatori impiegati ed esteso i turni di operatività". 

Sul caso Pozzolo, il parlamentare di Fdi che a un veglione di Capodanno ha portato una pistola, da cui è partito incidentalmente un proiettile che ha ferito il 31enne Luca Campana, ha detto: "Se è partito un colpo di pistola nel corso di una riunione di più persone, è evidente che vanno accertate le responsabilità. Non mi sono mai sottratto ai confronti parlamentari. Nel caso di specie non vedo cosa possa riferire, se non per quanto riguarda la licenza di porto d'armi e le forme di tutela personale assicurate al parlamentare, che mi risultano essere state disposte all'esito di iter decisionali corretti".

Sul raduno per la strage di Acca Larentia il ministro ha spiegato di comprendere l'indignazione, "perché ritengo che i valori e lo spirito della commemorazione di tragedie così gravi venga tradito dalla riproposizione di gesti e simboli che rappresentano un'epoca o situazioni condannate dalla storia. Ciò detto, plaudo alla gestione dell'ordine pubblico ancora una volta garantita nell'occasione dalla questura di Roma".

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