Terremoto, nominato il nuovo commissario straordinario: Piero Farabollini, docente di geologia
Dopo una lunga e travagliata gestazione il governo ha partorito il nome del nuovo commissario straordinario alla ricostruzione delle aree distrutte e danneggiate dai terremoti del 2016: si tratta di Piero Farabollini, 58 anni, originario della provincia di Macerata. Il neo commissario non è un politico bensì un tecnico: lavora come geologo e docente dell’Università degli studi di Camerino, una delle più autorevoli nello studio dei terremoti e in particolare delle faglie appenniniche. La nomina di Farabollini è stata approvata ieri dal Consiglio dei Ministri. Farabollini ha preso il posto di Paola De Micheli, esponente del Partito Democratico, che nel ruolo di commissario era succeduta a Vasco Errani a settembre dell’anno scorso.
Stando a quanto emerge da fonti governative il nome di Farabollini è stato indicato e caldeggiato dal Movimento Cinque Stelle: il geologo vanta un ricco curriculum, con centinaia di pubblicazioni scientifiche all’attivo, ed ha già operato come tecnico e studioso nelle aree colpite dai sismi, a partire da Amatrice e Arquata del Tronto per poi accanirsi sul fronte marchigiano. Tra le altre cose, Farabollini è stato referente scientifico al Cnr nell’ambito dello ‘Studio geologico e morfostrutturale delle faglie attive e capaci ricadenti nei Comuni della regione Marche'. Ora per il docente l'arduo compito di coordinare la ricostruzione – non ancora avviata – interfacciandosi con la politica nazionale e gli enti locali.
"Di un incarico come questo si deve essere orgogliosi anche se è un impegno gravoso. Io sono un professore universitario, il mio lavoro è questo, all'ateneo di Camerino, sono uno che si sporca le mani ed è abituato ad affrontare i problemi", ha commentato Farabollini. Il maceratese l'ha spuntata su Gianfranco Ruffini, conterraneo sponsorizzato dalla Lega e molto vicino ad ambienti cattolici.