Il Senato tornerà a riunirsi il 13 settembre, è fermo da giovedì 4 agosto. La Camera riprenderà le attività il 12 settembre, è ferma dai primi giorni di agosto. Ecco, questo non vuole essere un pezzo qualunquista, o meglio, come direbbe qualcuno in tono dispregiativo, “gentista”. Può darsi che le lunghe vacanze siano pienamente meritate. E, in fondo, il lavoro di un politico non si esaurisce nella fase assembleare: in queste settimane ci sono state riunioni, incontri sui territori, sessioni in Commissione e attività informative con cittadini, iscritti e militanti. Insomma, nessuno scandalo per le "lunghe vacanze" e nessuna volontà di dipingere i nostri politici in modo caricaturale o stereotipato.
Però, ecco, ci sono momenti in cui la necessità pratica si somma al valore simbolico. Momenti in cui un gesto assume un valore enorme, infonde sicurezza, alimenta il coraggio, aiuta a sentirsi meno soli.
Il Paese ferito dal terremoto ha bisogno di risposte immediate e rapide. I cittadini hanno bisogno di conoscere i fatti e le scelte future attraverso relazioni, interrogazioni, assemblee parlamentari. Il Governo ha il dovere di riferire in via ufficiale sugli eventi di questi giorni. C’è bisogno di vigilare perché impegni e buoni propositi non restino parole vuote. Questo dal lato pratico, per così dire.
E poi c’è il valore simbolico, che conta eccome. Da una tragedia simile ci si rialza tutti insieme. Facendo il nostro dovere, in ogni campo, e mettendoci a disposizione di chi ha bisogno, di chi soffre, di chi cerca delle risposte. Non basta delegare, occorre agire, dare l'esempio, far seguire i fatti ai propositi. Ecco, i nostri parlamenti dovrebbero fare altrettanto. E aiutare il Paese a rimettersi in piedi. Lo meritano gli italiani, che ancora una volta hanno dato uno straordinario esempio di solidarietà e umanità.