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Terremoto Centro Italia, Renzi: “I soldi ci sono, venerdì il decreto in Cdm”

“Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa”, ha scritto il premier nella sua enews. Poi la Leopolda, in partenza venerdì prossimo.
A cura di C. T.
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Matteo Renzi con la moglie Agnese in visita a Preci

"Ci vorrà del tempo, ci vorrà tanta fatica. Ma l’Italia è più forte della fatica. Ed è più forte anche del tempo. Noi ricostruiremo tutto". L'ha ribadito ancora una volta nella sua enews settimanale il presidente del Consiglio Matteo Renzi, sottolineando che ricostruire ciò che il sisma che ha colpito il centro Italia ha devastato "non sarà una sfida facile" né breve, ma che in campo c'è "una struttura che ci farà superare ogni difficoltà e ricostruire tutto com’era".

Renzi ha anche annunciato che venerdì il Cdm approverà un altro decreto legge che "snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia. I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa".

Il premier ieri è stato a Preci: "Ho condiviso con gli abitanti di quel piccolo paese ai piedi dei Monti Sibillini la Messa di Ognissanti. Ho salutato Viola che ha due mesi ed è la mascotte del gruppo e ho salutato Emma che sta andando verso i 103 anni. Un popolo, una comunità. Oggi però lo sciame sismico mette a dura prova innanzitutto la tenuta psicologica della nostra gente. Vale per Preci, per Norcia, per Visso, per Ussita, per tutti i comuni che vanno da Amatrice a Tolentino. Diversamente colpiti, ovvio. Ma comunque tutti provati. E dunque la priorità è farsi compagni di strada, mettersi a fianco, far sentire l’affetto degli italiani".

Renzi ha parlato di "mezzo miracolo" se "dopo un terremoto 6.5 a distanza di qualche ora siamo a riflettere sui moduli abitativi, sul come riaprire le stalle, sul come garantire la permanenza in loco di chi vuole restare anche nelle prossime settimane in attesa delle casette di legn" e ha sottolineato che "la macchina dell’emergenza ha funzionato una volta di più".

Dopo il terremoto, la settima edizione della Leopolda, in partenza venerdì a Firenze. Secondo Renzi sarà "un’edizione speciale e credo particolarmente ricca di emozioni": "La Leopolda è il luogo delle persone che hanno voglia di fare politica. Politica semplice, bella, buona. Può sembrare strano che chi sta proponendo un referendum per tagliare il numero dei politici chieda di valorizzare i luoghi per fare politica. Ma è proprio questo il nostro messaggio: meno politici, più politica", portando le discussioni "tra la gente, nelle case, nella comunità".

Venerdì la discussione sarà dedicata "soprattutto di terremoto, protezione civile, terzo settore, leggi sociali, volontariato. Lo faremo a qualche giorno di distanza dal terremoto e a cinquant’anni dall’Alluvione di Firenze. Chiuderemo i lavori con una bella spaghettata all’amatriciana di solidarietà", ha spiegato Renzi. Sabato partirano i tavoli di lavoro, su vari argomenti, tra cui le riforme costituzionali, "andando a smentire – una per una – tutte le bufale di questi mesi. Mostreremo come questa riforma può davvero cambiare la vita degli italiani". Domenica, infine, parleranno "personalità del mondo della ricerca, della tecnologia, dell’innovazione, del capitale umano, della cultura". "Racconteremo quale Italia possiamo costruire a partire dal 4 dicembre se vinceremo il referendum", ha concluso Renzi.

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