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Terapie intensive, ricoveri e incidenza: quali Regioni sono più vicine alla zona gialla

Il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità rileva un aumento generale dell’incidenza dei casi di Covid. Quasi tutte le Regioni hanno superato i 50 ogni 100mila abitanti, limite tra zona bianca e zona gialla, ma non cambieranno colore per via della situazione ancora sotto controllo negli ospedali.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Italia resterà tutta in zona bianca anche la prossima settimana, ma l'incidenza torna a salire praticamente ovunque e ora il rischio zona gialla si fa più concreto per diverse Regioni. I dati del monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di oggi, arrivato puntuale come ogni venerdì, parlano chiaro: il numero dei contagi sta crescendo di nuovo velocemente, ma non c'è ancora un aumento nell'occupazione dei posti letto in ospedale. In ogni caso l'incidenza è sempre il primo dato che sale, poi è la volta – dopo qualche settimana – della saturazione delle strutture sanitarie. A livello nazionale l'incidenza sale da 34 casi ogni 100mila abitanti a 46, con un netto balzo in avanti.

L'incidenza cresce ovunque, le Regioni a rischio zona gialla

L'incidenza cresce in tutte le Regioni, tranne che in Valle d'Aosta. E per molti, ora, si riaffaccia lo spettro della zona gialla. Per lasciare la zona bianca, infatti, bisogna superare le soglie contemporaneamente in tutti e tre gli indicatori decisionali dell'Iss. Il primo è proprio l'incidenza, ma se si decidesse solo in base a questo dato la maggior parte delle Regioni sarebbero in zona gialla. Il limite da non superare è quello dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Di seguito i valori nella tabella di questa settimana:

  • Abruzzo 45,1
  • Basilicata 21,4
  • Calabria 51,2
  • Campania 56,9
  • Emilia Romagna 51,5
  • Friuli Venezia Giulia 96,5
  • Lazio 56,1
  • Liguria 33,5
  • Lombardia 28,7
  • Marche 43,7
  • Molise 20,6
  • Piemonte 36,2
  • Bolzano 101,7
  • Trento 55,4
  • Puglia 35,1
  • Sardegna 11,2
  • Sicilia 53,4
  • Toscana 52,3
  • Umbria 53,3
  • Valle d’Aosta 23,4
  • Veneto 61,4

Ricoveri e terapie intensive, i dati Regione per Regione

Nessuna Regione passa in zona gialla, però, perché gli altri due indicatori decisionali sono ovunque sotto controllo. L'occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche degli ospedali, in ogni Regione, resta sotto la soglia della zona gialla. In alcuni casi, però, il dato è più alto che in altri: la Calabria è al 9,4% in area medica, comunque lontana dal 15% che è il limite massimo per la zona bianca, con la Provincia di Bolzano – unica a superare quota 100 nell'incidenza – all'8,6%. In terapia intensiva il valore più alto lo hanno le Marche, all'8,1%, pericolosamente vicino alla soglia del 10% da non superare per non finire in zona gialla, poi c'è sempre la Provincia di Bolzano con il 7,5%. Ancora una nota positiva per Basilicata e Valle d'Aosta, che non hanno pazienti Covid in terapia intensiva.

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