Terapie intensive, peggiorano i dati in 4 Regioni: ecco chi rischia la zona arancione
La percentuale di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid 19 a livello nazionale rimane al 18% (0%) nelle terapie intensive, senza nessuna variazione rispetto ai dati di ieri. Immutata anche la percentuale di riempimento nei reparti dell'area non critica, al 27% (0%). È quanto emerge dal monitoraggio Agenas del 12 gennaio.
Ma i dati delle terapie intensive peggiorano in 4 Regioni, mentre la zona arancione si avvicina per più di una Regione italiana. La percentuale d'occupazione delle rianimazioni cresce in Abruzzo, che è al 19%, +1% rispetto a ieri; nelle Marche, dove i ricoveri in terapia intensiva sono in aumento, al 23% (+1%); rianimazioni in crescita anche in Friuli-Venezia Giulia, al 23%, +2% rispetto alla rilevazione di ieri; e in Toscana, dove i posti in terapia intensiva sono occupati al 22% (+1%).
Ricordiamo che i requisiti per il passaggio in zona arancione sono il superamento della soglia del 30% per i ricoveri ordinari e del 20% per le terapie intensive, oltre a un'incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti, ampiamente raggiunta ovunque. In questo momento l'Italia è così divisa sono in tutto 15 le aree in zona gialla, e cioè Abruzzo, Emilia-Romagna, Toscana e Valle d'Aosta, Lombardia, Lazio, Piemonte, Sicilia, Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e le Province autonome di Bolzano e Trento. Le altre Regioni sono bianche, e nessuna al momento è arancione, ma la situazione potrebbe cambiare nelle prossime settimane.
In questo quadro la Calabria ha già numeri da zona arancione, visto che ha le rianimazioni piene al 20% e i reparti ordinari già al 38%. Anche il Piemonte ha già i requisiti per la zona arancione, con il 23% delle terapie intensive e il 33% dell'area medica. La Sicilia con queste percentuali è già praticamente in fascia arancione: rianimazioni al 20% e soglia del 33% per i reparti ordinari.
E si avvicinerebbe ai numeri da zona arancione anche la Provincia autonoma di Trento, con le rianimazioni piene al 30%, anche se l'area medica è ancora 25%, seppur in crescita. Percentuali preoccupanti per il Friuli-Venezia Giulia, che ha già superato la soglia per quanto riguarda le rianimazioni, cioè il 23%, mentre è ancora al 27% per i reparti ordinari. Da tenere sotto osservazione anche la situazione del Lazio, con le terapie intensive piene al 21% e l'area non critica occupata al 25%.
I dati Regione per Regione
Ecco i dati Regione per Regione (nella colonna di sinistra le terapie intensive, a destra l'area non critica):
- Abruzzo 19% (+1%); 26% (0%)
- Basilicata 1% (-2%); 21% (0%)
- Calabria 20% (0%); 38% (0%)
- Campania 11% (-1%); 26% (+1%)
- Emilia-Romagna 17% (0%); 24% (0%)
- Friuli-Venezia Giulia 23% (+2%); 27% (-1%)
- Lazio 21% (0%); 25% (0%)
- Liguria 18% (-2%); 38% (0%)
- Lombardia 17% (0%); 32% (+1%)
- Marche 23% (+1%); 27% (+2%)
- Molise 5% (0%); 13% (0%)
- P.A. Bolzano 17% (0%); 15% (0%)
- P.A. Trento 30% (-1%); 25% (+1%)
- Piemonte 23% (-1%); 33% (0%)
- Puglia 10% (0%); 18% (+1%)
- Sardegna 13% (-1%); 13% (0%)
- Sicilia 20% (0%); 33% (+1%)
- Toscana 22% (+1%); 23% (+1%)
- Umbria 16% (0%); 31% (+1%)
- Valle d'Aosta 15% (-3%); 52% (-2%)
- Veneto 20% (0%); 23% (-2%)