Telefonata tra Draghi e Zelensky, il presidente ucraino: “Ci aspettiamo più aiuti militari”
Come aveva annunciato ieri lo stesso Draghi, dopo aver sentito il presidente russo Putin, il presidente del Consiglio ha chiamato anche Zelensky. L'obiettivo era dichiarato: trovare un principio d'accordo per lo sblocco dei porti ucraini e la fine dello stop all'export di grano. Dopo la conversazione i due hanno raccontato i contenuti, stringato il comunicato di Palazzo Chigi: "Il colloquio si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese – spiegano – Il presidente ha assicurato il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione europea".
Sul tema del grano, invece, si spiega: "I due presidenti hanno inoltre discusso delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo". Zelensky "ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni". Insomma, nessuna intesa particolare, ma una generica disponibilità a parlarne. Più o meno quanto raccolto ieri da Draghi nella conversazione con Putin, che ha rimarcato come i porti ucraini siano stati minati.
Leggermente diverso il racconto del presidente Zelensky, affidato come sempre al suo profilo Twitter: "Draghi è stato informato sulla situazione al fronte – scrive il presidente ucraino – Ci aspettiamo un ulteriore sostegno alla difesa da parte dei nostri partner". E ancora: "Draghi ha sollevato il problema dell'approvvigionamento di carburante", poi "sono stati discussi i modi per prevenire la crisi alimentare". E conclude: "Dobbiamo sbloccare insieme i porti ucraini".