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Telefonata a Meloni, Conte attacca: “Quando darà spiegazioni? Neanche una parola dalla premier”

Il leader del Movimento 5 Stelle attacca la presidente del Consiglio sullo scherzo dei comici russi: “Quanto fornirà le necessarie spiegazioni al Paese? – chiede Conte – Ne risponderà in Parlamento?”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Le opposizioni chiedono spiegazioni a Giorgia Meloni, che intanto tace. Il caso della telefonata fake – lo scherzo ad opera di due comici russi, che hanno finto di essere un politico africano per parlare con la presidente del Consiglio – continua a tenere banco nel dibattito tra maggioranza e opposizione. Meloni non ha detto nulla al riguardo, evitando anche di parlare con la stampa, mentre la sua conferenza stampa di domani – prevista in origine dopo il Consiglio dei ministri – è in forte dubbio. Insomma, dopo la figuraccia il governo è alla ricerca di una linea da tenere sulla questione, visto che il sottosegretario Mantovano ha parlato di un'altra versione dei fatti finora rimasta nell'ombra.

"Presidente Meloni, dopo la figuraccia di ieri i cittadini vorrebbero saperne di più su quanto accaduto e sull'inganno della nostra premier agli italiani che emerge dallo scherzo dei due comici su temi centrali come l'Ucraina, i migranti e lo scarso peso internazionale dell'Italia – scrive il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, sui social – È passato più di un giorno senza una sua parola". E attacca: "Quando fornirà le necessarie spiegazioni al Paese? Dobbiamo attendere i prossimi ‘appunti di Giorgia' o possiamo confidare che verrà a risponderne in Parlamento?".

Oltre ai comunicati ufficiali diffusi ieri da Palazzo Chigi – in cui l'ufficio del Consigliere diplomatico si rammaricava di essere stato "tratto in inganno" – non ci sono stati altri commenti sulla vicenda. La presidente del Consiglio è intervenuta in serata con un messaggio sui social di solidarietà a Matteo Salvini, vittima di una scritta sui muri di Milano in cui viene minacciato di morte: "Più ci attaccano, più ci rafforziamo", ha scritto la premier. Un messaggio che – visto il silenzio di queste ore – è facile leggere non solo come risposta alle minacce rivolte al suo alleato di governo, ma anche alla pioggia di critiche arrivate dalle opposizioni.

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