Due settimane di tempo per decidere se restare in Forza Italia o andarsene. Silvio Berlusconi, nel corso della riunione dei gruppi parlamentari del partito, torna battagliero e lancia l’avviso di sfratto a Raffaele Fitto: “Fitto ha una settimana, due al massimo, per decidere: dentro o fuori”. Del resto, il fatto stesso che senatori e deputati “fittiani” abbiano deciso di disertare l’incontro di questa mattina con il leader è un segnale preciso: ormai tra Silvio e Raffaele è rottura totale.
Opposizione senza sconti: quello che chiedeva Fitto… – Del resto, Berlusconi ha modificato radicalmente la linea politica di Forza Italia, puntando su una opposizione dura e mandando in frantumi l’accordo con Matteo Renzi: esattamente quello che chiedevano Fitto e i fittiani. Che non presentandosi alla riunione che sanciva in sostanza che la nuova linea politica di Forza Italia è esattamente quella chiesta da loro per mesi, hanno dato al Cav. l’assist ideale per considerarli ormai un corpo estraneo al partito.
“I leghisti lo chiamano barbapapà” – Ma che oggi sarebbe stato il giorno dello strappo si era capito già questa mattina, quando dalle parti del “cerchio magico” l’atmosfera era di grande soddisfazione. “Fitto – spiega a fanpage.it una parlamentare vicinissima a Berlusconi – vuole fare il candidato premier, con Berlusconi che farebbe il padre nobile: peccato che sia Berlusconi ad avere i voti e che sia sempre Berlusconi a mantenere in piedi il partito. Fitto non si rende conto che non ha carisma né leadership. E’ sempre agitato – aggiunge la fonte – ogni volta che deve incontrare Berlusconi, suda freddo quando si trova faccia a faccia con il presidente. I leghisti lo chiamano barbapapà. Sa di essersi messo in un angolo e di non avere alcuna chance. Ora o si adegua alle decisioni della maggioranza del partito, o addio”.
Dopo Fini e Alfano, tocca all’ “amico Raffaele” – Dunque, è arrivata la resa dei conti: dopo Gianfranco Fini e Angelino Alfano , tocca a Raffaele Fitto sperimentare la capacità di resistenza di Silvio Berlusconi rispetto a qualunque tentativo di scalata della leadership del partito. Adesso per l’europarlamentare pugliese arriva il momento della verità: cosa fare? Restare all’interno di Forza Italia da “ospite indesiderato”, rinunciando a ogni richiesta di azzeramento dei vertici, o andarsene? Un rebus che Fitto dovrà sciogliere al più presto.