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Tav, Conte dice sì all’alta velocità: “Non realizzarla costerebbe molto più che farla”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in un video su Facebook che il governo italiano è favorevole alla Tav, con i nuovi finanziamenti del progetto previsti dalla Commissione europea. Per Conte “non realizzare il Tav costerebbe molto più che farla”. A poter bloccare l’opera è solo il Parlamento con una “decisione unilaterale”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vogliono fare la Tav. La decisione sembra ormai presa e l'ha espressa lo stesso presidente del Consiglio in un video pubblicato su Facebook. Il messaggio di Conte è chiaro: "Non realizzare il Tav costerebbe molto più che farlo e lo dico pensando all’interesse nazionale che è l’unica stella polare che guida il governo". "Questa – prosegue Conte – è la decisione del governo ferma restando la piena autorità e autonomia del Parlamento". Difatti, spiega ancora il presidente del Consiglio, per bloccare l'alta velocità l'unica possibilità è che a deciderlo sia il Parlamento: "Solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale" che andrebbe a bloccare l'opera. La decisione di non realizzarla, spiega ancora il presidente del Consiglio, ci esporrebbe anche al rischio di dover sostanzialmente risarcire la Francia.

Conte esordisce nel suo video spiegando di dover fornire un importante aggiornamento sulla questione dell’alta velocità Torino-Lione. Il presidente del Consiglio ricorda che venerdì il governo dovrà fornire all’agenzia europea una risposta per evitare la perdita dei finanziamenti comunitari. Ma Conte fornisce anche gli elementi che l’hanno portato ad arrivare a questa conclusione. Si parte dalla questione dei finanziamenti, con l’Europa che si è “detta disponibile ad aumentare il finanziamento dal 40% al 55%, con un notevole risparmio per l’Italia”. Anche per quanto riguarda la tratta nazionale, l’Italia “potrebbe avere un contributo della Commissione europea del 50%, anche in questo caso con un sostanziale risparmio”.

Conte afferma di parlare da padre di famiglia e di valutare in questa veste l’importanza dei fondi che l’Italia dovrà spendere per realizzare la Tav. Il presidente del Consiglio ringrazia anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, grazie al cui impegno “ulteriori fondi europei saranno disponibili”. C’è poi un terzo elemento che, secondo Conte, è il più importante: “La Francia si è espressa per la conferma della realizzazione di quest’opera. L’assemblea nazionale ha approvato la legge sulla mobilità con cui ha confermato l’impegno della Francia. Ne consegue che se volessimo bloccare l’opera non lo potremmo fare condividendo questo percorso con la Francia, per bloccare l’opera non potremmo confidare su un mutuo dissenso degli altri protagonisti, la Francia e l’Ue”.

Solo il Parlamento, spiega ancora il presidente del Consiglio, “potrebbe adottare una decisione unilaterale. La decisione di non realizzare l’opera ci esporrebbe anche ai conti da fare con la Francia”. Conte prosegue: “L’impatto finanziario per l’Italia è destinato a cambiare dopo l’apporto della Commissione per la realizzazione dell’opera. I costi potrebbero ridursi in seguito a una interlocuzione con la Francia. Su questo punto il governo e io siamo impegnati con la massima determinazione. Anche se allo stato questo nuovo riparto non sarebbe ancora garantito”. Conte precisa ancora che i fondi europei verrebbero stanziati solamente per la Tav: “Non potremmo usarli per altro”. E da qui conclude: “Non realizzare il Tav costerebbe molto più che farlo e lo dico pensando all’interesse nazionale che è l’unica stella polare che guida il governo. Questa è la decisione del governo ferma restando la piena autorità e autonomia del Parlamento”.

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