Detassare le tredicesime già a dicembre 2023, il piano del governo Meloni e chi ci guadagna
Il governo Meloni avanza verso la prossima manovra, e nel frattempo fa i conti con le promesse fatte anche in materia di tasse. Da mesi, infatti, circola l'ipotesi di detassare le tredicesime: l'intervento è stato inserito anche nella delega fiscale approvata dal Parlamento prima dell'estate. La legge delega dà al governo fino a due anni di tempo per mettere in atto la riforma, ma l'esecutivo potrebbe decidere di stringere i tempi per avere un risultato da poter rivendicare entro fine anno.
La misura delle tredicesime detassate era stata anticipata già a maggio dal viceministro dell'Economia Leo: "Credo che la tredicesima possa essere assimilata a un reddito aggiuntivo, e quindi trattata con l'aliquota agevolata del 15 per cento. Così, tra l'altro, si sosterrebbero i consumi delle famiglie in un periodo particolare", aveva dichiarato Leo.
La tredicesima detassata, poi, ha sostituito interamente nella delega fiscale un altro progetto del governo: la flat tax incrementale. Questa avrebbe consentito ai dipendenti di avere un regime agevolato non solo sulla tredicesima mensilità, ma su tutti i redditi aggiuntivi di un anno rispetto a quelli precedenti. L'idea, su cui aveva insistito molto anche la stessa Giorgia Meloni, è poi stata abbandonata del tutto perché troppo costosa.
Ora, quindi, ciò che rimane è uno sconto fiscale sulla tredicesima. Dato che le prospettive sulla manovra non sono ottimistiche e le risorse a disposizione saranno poche, il governo starebbe valutando di anticipare i tempi per questo aspetto della riforma, dando un contentino ai lavoratori dipendenti già a dicembre 2023.
Entro la fine dell'anno, infatti, potrebbe arrivare un decreto fiscale che concretizzi i primi aspetti della legge delega. Potrebbe esserci un intervento sul Superbonus 110% – si parla di una proroga per i condomini – e soprattutto la detassazione delle tredicesime: 15% per tutti, invece dell'aliquota Irpef corrispondente alla propria fascia di reddito (al 23%, oppure a salire al 25%, 35% o 43%).
È probabile, però, come anticipato dalla Stampa, che il governo in questa norma inserirebbe anche delle limitazioni per stabilire i beneficiari. Insomma, le tasse più basse si rivolgerebbero solo a chi rispetta certi requisiti di reddito, e non a tutti i dipendenti che ottengono una tredicesima (come era invece il progetto iniziale). Per conoscere i dettagli dell'intervento, però, bisognerà attendere i prossimi passi del governo.