Taser, al via la sperimentazione. Viminale: “Estenderemo uso a polizia locale e nei treni”
Al via in 12 città italiane la sperimentazione del taser, la pistola a impulsi elettrici che le forze dell’ordine potranno ora usare anche nel nostro Paese. E proprio nella giornata in cui parte la sperimentazione, il Viminale fa sapere che la volontà è quella di allargare l’utilizzo anche alla polizia locale. Secondo quanto fa sapere il ministero dell’Interno, sono aumentate le richieste per estendere la sperimentazione anche in altre città e per questo motivo “è allo studio una legge per dare pure agli agenti della polizia locale la possibilità di utilizzare il dispositivo”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, assicura che “lavoreremo per poter usare il taser anche sui treni, e nel pacchetto sicurezza inseriremo una norma per renderlo fruibile agli agenti della polizia locale. Mi confronterò con il guardasigilli per verificare la possibilità di offrire il taser anche alla polizia penitenziaria come richiesto da alcuni sindacati”. Immediate le critiche delle forze politiche che già negli scorsi mesi si erano opposte alla sperimentazione. Andrea Maestri, esponente di Possibile, parla di “un’arma pericoloso di propaganda: Matteo Salvini continua a forzare e questa volta consegna alla polizia la pistola elettrica, senza nemmeno fornire le necessarie tutele a chi verrà eventualmente colpito. Il tutto solo per fare l'ennesimo spot di fronte ai cittadini”.
La sperimentazione del taser
Durerà tre mesi la sperimentazione avviata oggi in 12 città italiane: Bologna, Brindisi, Caserta, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Emilia e Torino. Il taser è una pistola a impulsi elettrici classifica come non letale, ma che negli ultimi anni ha causato la morte di centinaia di persone. A poterla utilizzare saranno la polizia, i carabinieri e la guardia di finanza. La pistola, di colore giallo, può sparare due dardi che, con una scarica elettrica, possono immobilizzare l’obiettivo. Va espressamente dichiarata e utilizzata solo in caso di reale minaccia.
Secondo quanto denuncia l’associazione Antigone, riportando i dati di una indagine di Amnesty international e Reuters, dal 2000 ad oggi sarebbero almeno mille i morti a causa dell’uso del taser. Secondo gli studi medici effettuati, le persone che hanno avuto precedenti disturbi neurologici o cardiaci, corrono rischi mortali a causa di questa pistola. Tanto che l’azienda produttrice ha ammesso che il rischio di morte c’è nello 0,25% dei casi di impiego.