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Tap, Di Maio: “Con annullamento penali da 20 miliardi”. Calenda lo smentisce: “E’ falso”

Il Ministro dello Sviluppo Economico ha ribadito che il Tap si farà sostenendo che un suo annullamento comporterebbe una penale da 20 miliardi di euro. A smentirlo, oltre a tre parlamentari del Movimento 5 Stelle, anche il suo predecessore Carlo Calenda: “Di Maio è un imbroglione. Non esiste una penale perché non c’è un contratto”.
A cura di Davide Falcioni
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Foto: LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili
Foto: LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

All'indomani della comunicazione del Presidente del Consiglio ai sindaci salentini che la Tap si farà, nonostante le ripetute rassicurazioni del Movimento 5 Stelle in campagna elettorale circa l'annullamento dell'opera, la tensione tra cittadini ed esponenti "grillini" nel governo è ai massimi livelli. Il vicepremier Luigi Di Maio, in visita istituzionale in Sicilia, ha provato a correre ai ripari: "Non sapevo che c'erano delle penali da pagare, l'ho scoperto una volta diventato ministro". Poi ha aggiunto: "Da ministro dello Sviluppo economico ho studiato le carte Tap per tre mesi. E sono voluto andare allo Sviluppo economico anche per questo. Vi posso assicurare che non è semplice dover dire che ci sono delle penali per quasi 20 miliardi di euro. Ma è così, altrimenti avremmo agito diversamente. Le carte un ministro le legge solo quando diventa ministro e a noi del M5s non hanno mai fatto leggere alcunché. Quelli che sono andati a braccetto con le peggiori lobby del Paese l'unica cosa che ci dicevano è che eravamo nemici del progresso. Non ci hanno mai detto che c'erano delle penali da pagare".

A smentire Di Maio e lo stesso Conte erano stati ieri i senatori Lello Ciampolillo e Saverio De Bonis e la deputata Sara Cunial, tutti eletti in Salento: "Anche Conte sbaglia. Non ci possono essere penali, semplicemente perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap. Non ci possono nemmeno essere costi a carico dello Stato, semplicemente perché, non essendovi ad oggi il rispetto delle prescrizioni da parte di Tap, non vi può essere responsabilità dello Stato", hanno dichiarato, evidenziando quanto sia profonda la spaccatura nel Movimento 5 Stelle.

Calenda: "Sulla Tap nessuna penale da pagare. Di Maio si dimetta"

Una crepa su cui è Carlo Calenda, predecessore di Di Maio al ministero dello Sviluppo Economico, a fare leva: "Di Maio si sta comportando da imbroglione, come su Ilva. Non esiste una penale perché non c'è un contratto (fra lo Stato e l'azienda Tap ndr) ma, in caso, una eventuale richiesta di risarcimento danni" da parte dell'impresa "visto che sono stati fatti investimenti a fronte di un'autorizzazione legale".

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