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“Tanta gnocca a Roma” in tv. Deputato Scelta Civica assolto, non diffamò moglie e suocera

Secondo il giudice Rosemma Ghiberti, la dichiarazione rilasciata nel fuori onda “non lascia intendere alcun tradimento famigliare, ma è la constatazione della notevole presenza nella città di Roma di belle ragazze, definite con il termine cameratesco di gnocca”.
A cura di C. T.
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Mariano Rabino

Nessun tradimento familiare, solo la contastazione della presenza di tante belle ragazze nella Capitale. Con queste motivazioni il giudice del tribunale di Asti ha assolto Mariano Rabino, ex deputato albese di Scelta civica – passato negli ultimi giorni al gruppo misto – accusato dall'ex moglie e dalla suocera per un fuorionda durante un'ospitata in una trasmissione televisiva di una rete Mediaset.

I fatti risalgono all'ottobre del 2013. Rabino era ospite in uno studio televisivo insieme al deputato Ernesto Carbone del Partito democratico. Chiacchierando fuori onda, l'ex esponente di Scelta civica dice all'altro parlamentare questa frase: "A Roma si sta di un bene, merito del meteo e della gnocca". Il tg satirico di Striscia la notizia, però, entra in possesso della registrazione di questo momento momento, che lo diffonde rendendolo un tormentone che fa il giro di tutto il paese. A quel punto l'ex moglie di Rabino e la suocera decidono di rivolgersi a un avvocato e querelano il parlamentare per "diffamazione nei loro confronti", chiedendo anche i danni morali. A distanza di tre anni arriva la decisione del tribunale di Asti – competente per territorio: Rabino va assolto. Secondo il giudice Rosemma Ghiberti, la dichiarazione rilasciata nel fuori onda "non lascia intendere alcun tradimento famigliare, ma è la constatazione della notevole presenza nella città di Roma di belle ragazze, definite con il termine cameratesco di gnocca".

Non c’è alcuna allusione all’esistenza di rapporti o di un’attenzione diversa da quella che potrebbe essere la mera sensibilità maschile nei confronti della bellezza femminile, sebbene espressa in un termine gergale e colorito, anche se il colloquio era riservato ed è stato reso pubblico solo dalla trasmissione del fuori onda da parte di Striscia la Notizia

La vicenda, insomma, si chiude così. Interpellato dal quotidiano La Stampa, Rabino ha commentato la conclusione. "Sono felice – ha detto – di essere stato assolto, doppiamente perché la scelta è stata presa da un giudice donna. Avevo sempre ritenuto questa causa profondamente scorretta, così come la richiesta di danni: la mia frase, indubbiamente di cattivo gusto, era stata carpita in un colloquio privato. Oggi sono contento più che altro per le persone che mi vogliono bene, per i miei genitori che più hanno sofferto per questa vicenda. Io sono abituato agli attacchi, non mi sono mai sottratto al giudizio della gente e non ho mai cercato scuse per quelle parole pronunciate in un momento di leggerezza e goliardia, in tono del tutto confidenziale, carpite da un tg satirico".

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