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Covid 19

Tamponi per chi torna dall’estero: gli obblighi a livello nazionale e le regole Regione per Regione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che rende obbligatori i tamponi o i test per chi rientra in Italia dopo essere stato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna. Ma oltre al provvedimento nazionale ce ne sono diversi emanati da ogni singola Regione, con regole più o meno restrittive: andiamo a vedere tutte le ordinanze e le limitazioni per chi torna dall’estero.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nuove ordinanze. Nazionali e regionali. E novità per i cittadini che rientrano dall’estero, che sia per un viaggio di lavoro o per vacanza. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che introduce l’obbligo di sottoporsi a test e tamponi alle persone che arrivano da quattro Paesi considerati a rischio: Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Ora, quindi, le regole dovrebbero essere uguali per tutti, evitando che le Regioni vadano in ordine sparso. L’ordinanza riguarda coloro i quali abbiano soggiornato o siano transitati in questi quattro Paesi nei 14 giorni antecedenti all’arrivo in Italia. Secondo l’ordinanza, all’arrivo nei porti o negli aeroporti i cittadini devono presentare un’attestazione che certifichi di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti, a un test molecolare o antigenico. In sostanza un tampone negativo. Se così non fosse, il cittadino arrivato in Italia ha l’obbligo di sottoporsi a un test con tampone o a un tampone veloce entro 48 ore dal suo ingresso nel Paese.

Una delle possibilità introdotte è quella di svolgere in aeroporto, dove possibile e comunque in via sperimentale, anche il test antigene. Un modo per velocizzare i tempi ed evitare che le persone che tornano dall’estero vengano sottoposte alla quarantena per più giorni. Prima di introdurre questi test, però, si attendono alcuni documenti del Comitato tecnico-scientifico, che ha già dato il suo parere favorevole. Il ministero della Salute, inoltre, ha aggiornato la lista dei Paesi da cui non si può entrare in Italia, aggiungendo anche la Colombia. Dopo l’incontro tra governo e Regioni, invece, non si è ancora trovato un accordo e non è stata presa nessuna decisione sui locali e le discoteche all’aperto. Per le Regioni valgono ancora regole diverse: ognuna fa da sé e ci si attende un provvedimento che renda omogenee le pratiche a livello nazionale.

Le ordinanze regionali: in Puglia mascherine anche all’aperto

Intanto le Regioni hanno iniziato a muoversi con proprie ordinanze non solo sul tema delle discoteche, ma anche su altri aspetti riguardanti le regole generali di comportamento e quelle riguardanti i rientri dall’estero. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rende obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto dove non è possibile mantenere il distanziamento. Stesso discorso per le discoteche. Esclusi dall’obbligo i bambini sotto i sei anni. Inoltre si prevede l’isolamento per 14 giorni per i cittadini che rientrano da Grecia, Malta e Spagna.

Quarantena obbligatoria per chi torna in Campania

Ordinanza particolarmente restrittiva è quella emanata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che rende obbligatoria la quarantena automatica per i cittadini che rientrano in Regione dall’estero. In caso di mancato rispetto si va incontro a una denuncia penale e a una sanzione da mille euro. La quarantena finisce quando viene comunicato l’esito negativo del tampone. In Sicilia, invece, Nello Musumeci ha disposto la quarantena, con obbligo di tampone, per chi rientra da Spagna, Grecia e Malta. Un principio, però, che vale solo per i residenti o i domiciliati nell’isola e non per i turisti che, invece, devono registrarsi all’Asp di riferimento ed eventualmente essere sottoposti al tampone, senza obbligo di quarantena. In Toscana, invece, chi rientra dall’estero si dovrà sottoporre a un tampone gratuito. Nella stessa Regione discoteche aperte ma rispettando la distanza di due metri tra gli utenti. In Emilia-Romagna chi torna da Spagna, Grecia e Malta riceve un tampone entro 24 ore. Chi torna dalla Croazia verrà invece posto in quarantena.

Le ordinanze regionali che applicano le decisioni del governo

Sul rientro dall’estero alcune Regioni hanno già emanato specifiche ordinanze che, di fatto, recepiscono quanto stabilito ieri anche dal governo. In Calabria la presidente Joe Santelli prevede gli stessi obblighi riguardanti il tampone stabiliti dal ministero per chi proviene da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Si aggiunge l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi e all’aperto se non può essere rispettata la distanza interpersonale. Tamponi obbligatori per chi torna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna anche in Liguria, mentre in Umbria verranno monitorati gli arrivi di chi proviene dalle “nazioni più interessate dal Covid”, in modo da rendere tracciabili, senza limitarli, gli ingressi in Regione, come annunciato dall’assessore alla Sanità Luca Coletto.

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