Tamponi gratis, la circolare del Viminale alle aziende dei porti per evitare “conseguenze critiche”
A chiedere i tamponi gratis per i lavoratori non vaccinati in vista del 15 ottobre è ormai un asse che trascende il colore politico. Dopo Giorgia Meloni e Matteo Salvini, anche Beppe Grillo ha detto i tamponi Covid devono essere a carico dello Stato. E fa parlare di sé il caso dei lavoratori del porto di Trieste. Dopo la manifestazione del fine settimana contro il Green Pass il sindacato Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste ha annunciato un blocco totale venerdì, giorno in cui entreranno in vigore le nuove regole sulla Certificazione Covid a lavoro. Attraverso una circolare il ministero dell'Interno ha quindi chiesto alle imprese di mettere a disposizione dei tamponi gratuiti per evitare lo stallo totale dello scalo portuale. E subito il leader della Lega ha affermato che allora il ragionamento deve valere per tutti i lavoratori.
Il documento del Viminale è arrivato dopo la fumata nera dell'incontro tra le aziende che operano nel porto di Trieste, il prefetto e il segretario generale dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale. I sindacati hanno confermato il blocco totale delle attività, così il ministero dell'Interno ha inviato ai prefetti una circolare in cui si legge: per evitare che la "possibile incidenza di eventuali defezioni dovute alla mancanza di Green pass" possa "determinare una grave compromissione dell'operatività degli scali" con "conseguenze altrettanto critiche per il settore e per il relativo indotto economico", si chiede alle imprese del settore di valutare di "mettere a disposizione del personale sprovvisto di Green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti".
La reazione di Salvini non si è fatta attendere: "Tamponi rapidi e gratuiti per i lavoratori (del porto di Trieste) senza Green Pass, per evitare problemi. Parola della Lamorgese. Ah, ma quindi si può fare! E per gli altri milioni di lavoratori invece zero? Invece delle imprese, a contribuire dovrebbe essere lo Stato. Inadeguata", ha scritto sui social. Va precisato, che i tamponi non sono gratis in senso stretto. Non saranno cioè consegnati gratuitamente dallo Stato alle imprese e messi a disposizione dei lavoratori. Ciò che chiede la circolare è che le aziende se ne facciano carico per evitare che il costo pesi sul personale.
Insomma, l'ipotesi dei tamponi gratis sembra farsi più concreta mano a mano che ci avviciniamo alla data delle nuove regole. Continua però a dirsi fermamente contrario il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. "Ho sempre detto che mi sembra ragionevole pensare a tutte le forme possibili di calmierazione, ma far diventare il tampone gratuito significa dire sostanzialmente che chi si è vaccinato ha sbagliato", ha detto.