Tampone all’arrivo anche per chi viene dai Paesi Ue, Gelmini: “Italia deve tutelarsi”
L'Unione europea ha chiesto spiegazioni all'Italia per le nuove regole ai viaggiatori, che impongono un tampone all'ingresso nel nostro Paese a tutti, anche ai vaccinati che arrivano dai Paesi Ue. Una misura in contrasto con il sistema normativo comunitario che ha basato sul Green Pass la libertà di movimento in Ue. Chiaramente, a seconda della situazione epidemiologica, gli Stati membri sono sempre liberi di introdurre restrizioni più severe. Ma la stretta "deve essere giustificata sulla base della situazione reale, perché queste decisioni individuali dei Paesi membri riducono la fiducia delle persone sul fatto che ci siano condizioni uguali ovunque in Europa", ha commentato la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova.
Per poi aggiungere che se ne parlerà sicuramente al Consiglio europeo di domani. Intanto, però, ci ha pensato la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, a intervenire sulla questione: "L’Italia è circondata da Paesi che hanno una situazione pandemica più grave della nostra, per cui è giusto prendere tutte le precauzioni per tutelarci", ha commentato in un'intervista con il Corriere della Sera. Nessuna paura per il turismo, ha aggiunto, sottolineando che il settore si salvaguarda se viene tutelata in primis la salute contenendo la curva dei contagi.
Insomma, la variante Omicron e la quarta ondata continuano a preoccupare e il governo ha deciso di blindare il Paese durante il periodo delle festività per contenere una curva che continua a crescere. Per tutti coloro che entrano in Italia dai Paesi dell'Unione europea non basterà più il Green Pass (fino al 31 gennaio): anche i vaccinati dovranno presentare un tampone negativo. I non vaccinati, invece, dovranno rimanere per cinque giorni in isolamento fiduciario. Da tutti gli altri Paesi la quarantena è invece di 10 giorni. Sempre fino al 31 gennaio è stato anche confermato il divieto di ingresso per chi arriva da Paesi considerati particolarmente a rischio, come il Sudafrica.