Tajani va in Albania e visita il porto dove sorgerà il centro per migranti: “Verranno garantiti i diritti”
"Qui a Shengjin attraccheranno le navi militari che porteranno i migranti soccorsi in acque internazionali. Verranno identificati prima a bordo, poi ci sarà un'altra identificazione albanese sul territorio". Sono le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che oggi si è recato in Albania per visitare il porto dove il governo vuole costruire la struttura per migranti. Un sopralluogo nel luogo dove sorgerà il primo dei due centri, quello dove verranno portati a termine i processi di identificazione dei migranti soccorsi in mare, così come predisposto dal protocollo firmato da Roma e Tirana.
"Da qui i migranti verranno trasportati nel centro che è vicino a un ospedale. Verrà garantito loro il rispetto dei diritti grazie a questa collaborazione con l'Albania", ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio, sottolineando che quella con l'Albania sia "un'operazione significativa", che rappresenta uno strumento di lotta ai trafficanti di umani.
"L'Albania aiuterà l'Italia a raccogliere i migranti che dovranno poi essere riaccompagnati nei loro Paesi di origine, tutti Paesi sicuri", ha assicurato Tajani conversando con i giornalisti. Per poi ribadire: "Qui verranno solo coloro che hanno origine in Paesi sicuri. Sarà rispettato il diritto delle persone, tanto è che i centri saranno vicini a un ospedale, quindi anche per quanto riguarda gli aspetti sanitari gli immigrati che arriveranno in Albania saranno tutti tutelati nel miglior modo possibile".
Al suo arrivo a Tirana il titolare della Farnesina è stato accolto dall'ambasciatore italiano Fabrizio Bucci. In una sala dell'aeroporto, ha avuto un breve incontro con l'omologo albanese Igli Hasani. Tajani si è anche recato in visita alla caserma della Guardia di Finanza di Durazzo. "Lo Stato italiano che vi è riconoscente per quello che fate tutti i giorni. Siete l'immagine dell'Italia e parte importante della nostra politica estera".