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Tajani sfida Meloni e Salvini: “Forza Italia andrà al 20%, noi non strilliamo per finire sui giornali”

Antonio Tajani ha chiuso la rassegna di Forza Italia a Paestum dando un obiettivo del partito: il 20% dei voti in “uno o due anni”. A margine dell’evento, ha continuato la polemica con la Germania sul tema dei migranti.
A cura di Luca Pons
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"Tra uno o due anni arriveremo al 20%, soltanto perché abbiamo buone idee". Si sono chiusi i tre giorni di festa di Forza Italia a Paestum, che hanno unito l'omaggio a Silvio Berlusconi al confronto sul futuro politico del partito, e l'ultimo intervento sul palco della kermesse è stato quello del segretario Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio ha tentato di chiudere la rassegna con uno slancio ottimistico sul futuro del partito. E senza risparmiare qualche frecciatina agli alleati-rivali del centrodestra, Lega e Fratelli d'Italia.

"Arriveremo al 20%", poi l'attacco agli alleati tedeschi di Salvini

"Stiamo percorrendo la strada che ci ha indicato Berlusconi. Ci vuole tempo, ma sono convinto che tra uno o due anni arriveremo al 20%, soltanto perché abbiamo buone idee", ha ribadito Tajani. "Sappiamo cosa vogliamo e il cittadino vuole essere guidato da chi lo protegge, da chi rappresenta una certezza".

Gli slogan "non servono, senza idee. Dura un giorno, lo slogan, e il giorno dopo è finito come un foglio carta bruciato. Noi vogliamo costruire sul marmo il nostro progetto politico". Poi il leader di FI ha ribadito la sua distanza dalle forze politiche – senza sottolineare se di opposizione o di maggioranza – che puntano sui proclami e sui grandi annunci: "Una forza politica che conta non è quella che strilla, urla e minaccia, che gioca di qua e di là soltanto per avere un titolo di giornale". Più passa il tempo e "più si renderanno conto che qui c'è gente seria e responsabile, che non dice parole a vanvera e non fa promesse che non è in grado di mantenere".

C'è stato anche un passaggio, nel discorso, dedicato al partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland. AfD è nello stesso gruppo europeo della Lega di Matteo Salvini, e i due partiti saranno quindi sostanzialmente alleati alle prossime elezioni europee, a giugno 2024: "Mi indigna che un partito scellerato come AfD dica che i bambini con disabilità non devono stare in classe con gli altri bambini. Mi vergogno, provo disgusto, perché ogni persona ha una dignità uguale all'altra. Non lo permetteremo né in Italia né in Europa, altro che politica della razza", ha detto.

La replica a Scholz sui migranti: "Vorremmo capire qual è la posizione della Germania"

Infine, a margine del suo intervento, il ministro Tajani ha risposto ad alcune domande sulle dichiarazioni del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, sulla chiusura delle frontiere della Germania. Scholz ha  dichiarato che servirebbero misure aggiuntive di sicurezza ai confini con l'Austria e controlli congiunti con Svizzera e Repubblica Ceca, perché il numero di rifugiati che arriva in Italia è troppo alto.

Queste parole hanno riacceso la polemica tra Italia e Germania sulla gestione dei migranti. Dopo il commento sarcastico del ministro della Difesa Guido Crosetto sui social ("si cerca di bloccare l'immigrazione in una parte d'Europa e se ne agevola il trasporto in un'altra. Coerente e geniale"), anche Tajani ha quindi replicato: "Il cancelliere tedesco può dire quello che vuole, loro hanno immigrazione secondaria, noi abbiamo un problema di immigrazione primaria. In Germania sono in campagna elettorale, però noi vorremmo capire qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. Valuteremo, ma i migranti che vogliono andare in Germania, non è che li devono mandare in Italia".

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