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Tajani: “Meloni ha condannato il nazifascismo, nessuno può avere dubbi su quegli orrori”

“Giorgia Meloni ha fatto una scelta storico-culturale condannando il nazi-fascismo. Non credo che ci sia qualcuno che possa avere dubbi sugli orrori compiuti dal nazifascismo su ebrei, rom e omosessuali”: lo ha detto Antonio Tajani all’indomani della Giornata della Memoria.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni ha condannato il nazifascismo e nessuno può più avere più dubbi sugli orrori di quella pagina storica. Lo ha detto vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, all'indomani della Giornata della Memoria, commentando le dichiarazioni della leader di Fratelli d'Italia: "Giorgia Meloni ha fatto una scelta storico-culturale condannando il nazi-fascismo e ha preso le distanze da quanto è successo. Io sono stato uno degli oratori ufficiali in Israele della Giornata della memoria e ho ripetuto che siamo tutti ebrei, come disse Kennedy. Non credo che ci sia qualcuno che possa avere dubbi sugli orrori compiuti dal nazifascismo su ebrei, rom e omosessuali", ha detto intervenendo a In Mezz'Ora, su Rai 3.

La presidente del Consiglio in una nota ieri aveva affermato:

Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico.  Con la Shoah l'umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza.

Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano.

L’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove. È una priorità di questo Governo.

Anche Tajani ha voluto commentare i fatti del 7 ottobre, affermando che l'attacco di Hamas perpetrato quel giorno sia stato "una coda dell'Olocausto, non un attacco militare ma un attacco contro l'ebreo, con il disprezzo verso la persona". Il ministro degli Esteri ha aggiunto che "uccidere bambini e neonati è da vigliacchi" e che "lì c'è la cultura del genocidio".

Il segretario di Forza Italia ha proseguito ribadendo la sua disponibilità a candidarsi alle elezioni europee "se è utile a Forza Italia e all'Italia" e affermando che l'Ue "deve avere una sola politica estera e una sola politica difesa, se vuole contare". E ancora: "a situazione in Ucraina e in Medio Oriente chiede una presenza dell'Europa, che non è alternativa a quella degli Stati Uniti. Noi crediamo nella Nato, salutiamo l'ingresso della Svezia nella Nato dopo la Finlandia. Ma se vogliamo avere un'Europa che conta e un'Europa anche all'interno della Nato che conti e che non sia costretta a inseguire gli Stati Uniti, ma essere interlocutori forti che credono nelle relazioni transatlantiche, devono fare questa scelta".

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