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Tajani fa campagna elettorale sul ponte Morandi: “Senza partito dei No forse non sarebbe crollato”

Il Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi ha accusato Antonio Tajani di aver strumentalizzato la tragedia in campagna elettorale. “Forse non sarebbe crollato il ponte Morandi, se il partito dei No non avesse bloccato la Gronda a Genova”, aveva detto il coordinatore di Forza Italia.
A cura di Annalisa Girardi
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"La Gronda a Genova è stata bloccata dal Partito del No. E forse non sarebbe neanche crollato il ponte Morandi se quel partito non avesse bloccato sempre tutto". Lo ha detto il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, dal Forum Ambrosetti di Cernobbio. Una frase che ha innescato un bel po' di polemiche. Parlando della crisi energetica, l'ex presidente del Parlamento europeo ha attaccato il centrosinistra affermando che "il partito dei No blocca sempre tutto, dal Tap alle maggiori estrazioni di gas", per poi dire che se si fosse costruita la Gronda, cioè il nuovo il progetto autostradale, a Genova forse il ponte Morandi non sarebbe mai crollato.

Nella tragedia hanno perso la vita 43 persone e per la mancata manutenzione del ponte, che secondo le indagini sarebbe la principale causa del crollo, sono a processo diverse persone. Tra cui molti dirigenti di Autostrade. Intanto il Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi ha accusato Tajani di strumentalizzare la tragedia per fini elettorali.

"Abbiamo sentito le dichiarazioni dell’onorevole Tajani che citavano fra l’altro la mancata costruzione della Gronda di Genova come una delle possibili cause che hanno portato al crollo del Ponte Morandi. Caro Onorevole Tajani e cari tutti gli altri nostri rappresentanti, siete in campagna elettorale ma noi Parenti delle Vittime pretendiamo che nessuno strumentalizzi la nostra tragedia, in alcuni casi Voi portate avanti i progetti di tante opere nuove, a volte necessarie, a volte inutili al bene pubblico, ormai noi siamo stufi di sentire raccontare mezze verità adattate ai propri interessi, soprattutto in relazione alla nostra tragedia", si legge in una nota

Che prosegue: "Tante opere pubbliche ci sono già ma devono essere manutenute con perizia, anche con interventi importanti e strutturali, questa evidenza è purtroppo chiara e limpida dal crollo del ponte Morandi, dai crolli nelle gallerie, ecc. Il ponte poteva e doveva essere ristrutturato anche senza l’esistenza della Gronda, occorreva la volontà di farlo, occorrevano determinazione ed onestà ma purtroppo nessuno è stato in grado di mettere a terra questo impegno verso i cittadini". E infine: "Ci sono 59 imputati a processo, ci sono stati 43 morti, feriti e sfollati non dimentichiamolo, vedremo quali saranno poi i colpevoli ma non cercate di mistificare la realtà per i Vostri scopi elettorali, non possiamo permetterlo. Non usate i nostri morti, imparate a fare campagna elettorale sui programmi, che ricordiamo dovrebbero sempre essere rivolti al bene pubblico e generale e non ad interessi di singole parti".

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