Tajani dice che il corpo di una donna non è un forno da cui si sfornano patate arrosto
Una donna non serve a sfornare figli come patate al forno. Il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, torna sulla polemica sulla gestazione per altri a margine del comizio di Udine per la chiusura della campagna elettorale di Massimiliano Fedriga in vista delle elezioni regionali di domenica e lunedì. "Non si può sfruttare la donna – ha detto il ministro degli Esteri – non è una macchinetta delle sigarette". L'utero di una donna "non deve essere utilizzato per sfornare figli come se fosse un forno dove si sfornano le patate arrosto".
"Le donne non è che possono decidere sull'utero in affitto – ha aggiunto ancora Tajani – non si può mercificare il proprio corpo". Poi se l'è presa con il Parlamento europeo: "Rispondo che le regole si scrivono in Italia – ha attaccato – non è una questione di competenze europee. Il Parlamento non stava legiferando, ha dato un'opinione a maggioranza. Se si vogliono cambiare le regole bisogna cambiarle in Italia".
"Non c'entra niente essere omofobico – ha precisato poi Tajani – qua si tratta di avere delle regole e di rispettare le regole". E ancora: "L'utero in affitto è una scelta inaccettabile sia se viene utilizzato da una coppia eterosessuale che omosessuale". Secondo il ministro degli Esteri, in Italia "nessun bambino è mai stato discriminato, nessun bambino non ha i suoi diritti, ma certamente non possiamo accettare il principio dell'utero in affitto".
"Il corpo della donna è sacro e deve essere rispettato anche dalle stesse donne – ha insistito Tajani, che già in passato era stato al centro della polemica per le sue parole sulle famiglie senza figli – Io non mi permetterei mai di utilizzare una altra donna come se fosse un forno, non è male moralmente giusto". E ha concluso: "È vergognoso pensare che ci possa essere l'utero in affitto, che per soldi tu compri il corpo di una persona".