Tajani contro il post della Lega sullo Ius Scholae: “Non si utilizzi Berlusconi per polemica politica”
"Ascoltate le parole – inequivocabili – del grande Silvio. Ius Soli e Ius Scholae? No, grazie". È quel che si legge nel post pubblicato poco fa dai canali ufficiali della Lega.
Nel video, che riprende un'intervista del fondatore di Forza Italia ospite da Fabio Fazio, si vede Silvio Berlusconi esprimere la sua posizione su Ius Soli e Ius Scholae. "Non bastano questi dati di frequentazione di un ciclo scolastico, di sapere l'italiano, occorre che questo ragazzo sia sottoposto a un esame. Noi lo Ius Soli non lo vogliamo, intanto perché i trafficanti d'uomini avrebbero un argomento forte per dire: ‘Guardate che in Italia si conquista la cittadinanza italiana molto più facilmente che per il passato'", diceva Berlusconi.
"Alcune di queste persone che abbiamo avuto modo di conoscere ancora vogliono la donna segregata e velata, odiano i cristiani, odiano gli ebrei, odiano la civiltà occidentale, odiano lo Stato italiano. Non si può dare a loro la cittadinanza italiana soltanto perché hanno frequentato una scuola, ma sono nella loro famiglia rimasti quelli che erano. E, per esempio, hanno parole di comprensione per il terrorismo. Non è possibile", concludeva l'ex premier.
Secondo gli esponenti del Carroccio tali dichiarazioni basterebbero a dimostrare la contrarietà del padre di Forza Italia all'ipotesi di riconoscere lo status di cittadino a chi ha completato gli studi in Italia. Un chiaro messaggio nei confronti degli azzurri, che negli scorsi giorni hanno più volte ribadito la loro disponibilità a rivedere la legge sulla cittadinanza, a favore dello Ius Scholae.
Alle domande dei giornalisti presenti al Meeting di Rimini, Antonio Tajani ha replicato:"Non faccio polemiche. Credo di conoscere bene il pensiero di Berlusconi e non credo che Berlusconi debba essere utilizzato per fare polemiche politiche. Io non ha fatto e non intendo fare polemica politica con nessuno. So quello che diceva Berlusconi e lui si riferiva a un percorso di studi di 5 anni. Noi diciamo che serve un corso di studio completo, quindi la scuola dell'obbligo fino a 16 anni con il raggiungimento del titolo. Questa è una linea che garantisce molta più integrazione di quella prevista dalla legge attuale", ha sottolineato il leader degli azzurri.
Il dibattito sulla cittadinanza si è intensificato negli ultimi giorni proprio perché a sostenere la riforma non ci sono solo i partiti di centrosinistra, ma anche una delle forze di maggioranza."Alcuni se la prendono con me perché sono favorevole all Ius Scholae, ma non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra…lo sanno tutti come la penso. Io dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è, insisto sulla formazione, sull'identità, sulla cultura", ha chiarito Tajani.
"Se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa, verde ma perché dentro di te hai quelle convinzioni. Perché dentro di te vivi quei valori. Dentro di te hai quell'anima europea. Se poi i tuoi genitori sono nati a Kiev, a La Paz o a Dakar è la stessa identica cosa. Il mondo è fatto così, essere italiano o essere europeo o essere patriota non è legato a sette generazioni prima", ha proseguito. "È essere quello che sei tu. Io preferisco uno che ha genitori stranieri e canta l'inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l'inno di Mameli. Chi è più patriota dei due?", ha domandato.