Tajani annuncia la nomina di un inviato speciale per la ricostruzione dell’Ucraina
Il ministero degli Esteri nominerà un inviato speciale per la ricostruzione dell'Ucraina. Lo ha annunciato il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, che è volato a Londra per la Ukraine Recovery Conference, la conferenza sulla ricostruzione del Paese, a oltre un anno dallo scoppio della guerra. E ha annunciato la nomina di un inviato speciale del suo ministero: sarà l'ex ambasciatore a Kiev, Davide La Cecilia.
L'Italia, ha detto Tajani, "è pronta a fare la sua parte per la ricostruzione in Ucraina con il suo sistema Paese e con imprese che hanno un patrimonio di saper fare". E ha poi annunciato anche la costruzione di un "gruppo di lavoro" con le imprese italiane da coinvolgere nella prima fase di ricostruzione. Anche in quella più avanzata, però, "toccherà proprio all'Italia guidare" questo processo, in vista della conferenza di Roma del 2025.
La Ukraine Recovery Conference è stata convocata dal Regno Unito e ha come obiettivo quello di mobilitare investimenti e finanziamenti per iniziare la ricostruzione dell'Ucraina, devastata dalla guerra. "Vogliamo essere protagonisti nel processo di ricostruzione dell'Ucraina, un Paese colpito da una ingiustificata guerra di aggressione. La Conferenza di Londra si pone in continuità con la Conferenza bilaterale di Roma del 26 aprile. Due tappe di un processo che sarà lungo e articolato, in cui l'Italia ha un ruolo centrale, anche con la Presidenza del G7 del 2024 e, successivamente, ospitando la Ukraine Recovery Conference nel 2025", ha spiegato Tajani.
La Banca mondiale, da parte sua, ha stimato che ci vogliano circa 14 miliardi di dollari per la ricostruzione. All'iniziativa parteciperanno organismi e istituzioni finanziarie internazionali, nonché oltre 400 aziende da tutto il mondo. Ad aprire i lavori della Conferenza sarà il premier britannico, Rishi Sunak. Interverrà in videoconferenza anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Non solo: anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, prenderà la parola.