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Tajani: “Altro che minimo, serve salario ricco. Forza Italia? Senza ci sarebbe solo estrema destra”

Il salario minimo, il futuro di Forza Italia e la sfida di diventare punto di riferimento anche per quegli elettori democristiani che votavano a sinistra e che non si sentono rappresentati dai partiti di oggi: questi alcuni dei temi di cui ha parlato il neo segretario, Antonio Tajani, durante un evento a Tolfa.
A cura di Annalisa Girardi
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Altro che salario minimo, secondo Antonio Tajani ci vuole il salario ricco. "Come si può arrivare ad avere un salario ricco? Non basta dire ai datori di lavoro di aumentare lo stipendio. Ma come si mette il datore di lavoro nelle condizioni di alzare gli stipendi? Innanzitutto, abbassando le tasse sul lavoro. L'abbassamento del cuneo fiscale, che continueremo a fare, non è sufficiente. Se vogliamo avere il salario ricco e non il salario minimo, dobbiamo far sì che le grandi riforme mettano l'Italia nella condizione di poter crescere di più", ha detto il neo eletto segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, all'evento Anuman, la Foresta delle Idee a Tolfa.

Tajani è stato incaricato ieri dal Consiglio nazionale di Forza Italia di prendere le redini del partito dopo la morte di Silvio Berlusconi. Oggi è tornato a parlare di questa nuova fase: "Sono fiero di essere parte di questa famiglia, quando vedo una classe dirigente, come quella che abbiamo noi, che è in grado di affrontare i momenti più difficili".

E proprio in questo momento complicato, non devono esserci divisioni nel partito: "Non siamo qui a discutere di chi è amico di chi, di chi è andato a cena con chi. Siamo qui per discutere di idee, di grandi questioni che interessano il Paese e l'Europa. Una forza politica deve avere idee e poi uomini e donne che fanno camminare le idee per raccogliere consenso. Guai se fossimo qui per organizzare correnti e correntine, che hanno sempre distrutto le forze politiche. Siamo qui per costruire con valori e idee un progetto che è nato trent'anni fa".

Un progetto, ha proseguito Tajani, che ora è anche fondamentale per assicurare gli equilibri nel governo. Senza Forza Italia, infatti, ci sarebbero solo destra o estrema destra, ha sottolineato: "Oggi ricorre l'anniversario della Democrazia cristiana. Nulla si può rifondare, però quel ruolo manca. Noi dobbiamo essere la pietra su cui poggia il sistema politico italiano, una pietra con valori e fondamenta. Fortemente alternativa a quel tipo di sinistra ed essenza del centrodestra. Senza quella pietra non esisterebbe il centrodestra, esisterebbe soltanto la destra o l'estrema destra. Questo è il ruolo politico che dobbiamo svolgere da qui alle prossime elezioni europee".

Secondo il segretario di Forza Italia ora la sfida sarà quello di diventare un punto di riferimento anche per "quegli italiani che non sono più andati a votare, per tornare a farli sentire protagoniste della cosa pubblica". E ancora, concludendo: "Con un Pd che si spinge sempre più a sinistra, tanti elettori democristiani che votavano a sinistra, si trovano un partito copia del M5ss, si trovano a disagio. A questi elettori dobbiamo dire e dimostrare che c'è un grande cantiere che stiamo costruendo sulle basi solide di Forza Italia, per aprire le nostre porte e coinvolgerli. A questa gente dobbiamo dimostrare di essere coloro in cui avere fiducia. Soltanto così potremo diventare la pietra angolare del sistema polittico italiano".

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