Tajani alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza: “L’Italia sta con la Nato. Ucraina entrerà in Ue”
"Voglio essere chiaro: l'Italia è con l'Europa, gli Stati Uniti e la Nato": lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, l'appuntamento annuale in cui i leader mondiali si ritrovano per discutere della situazione geopolitica mondiale e del contesto militare. Un evento che quest'anno, decenni dopo la fine della guerra fredda, rivede una contrapposizione tra Nato e la Russia, assente nella città tedesca. Non c'era nemmeno la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ma al suo posto ha partecipato il titolare della Farnesina: "L'Europa è al primo punto della politica estera italiana, l'altro punto chiave sono i rapporti transatlantici", ha proseguito Tajani.
Per poi parlare della propaganda russa in Italia: "Il 99% italiani è a favore dell'Ucraina. Per me la propaganda russa non esiste nel mio Paese, non è un problema. Nessuno guarda la televisione russa o legge i giornali russi, la propaganda russa non è assolutamente un problema in Italia", ha sottolineato Tajani, ribadendo che non c'é in Europa un Paese che "sta facendo quello che fa la guardia di finanza contro gli oligarchi, un'azione molto, molto forte".
Il numero due di Forza Italia, intervenendo alla Conferenza, ha insistito per lavorare alla candidatura dell'Ucraina in Ue, sostenendo anche la ricostruzione del Paese dopo la fine della guerra. Intanto però, mentre si cerca di creare un tavolo per i negoziati, "l'ombrello della Nato è fondamentale per la difesa dei nostri Paesi e del'Europa". Tajani ha proseguito: "È necessaria una sicurezza europea se vogliamo essere più forti nell'ambito della Nato. Dobbiamo investire di più nella difesa europea se intendiamo proteggerci".
A Monaco è intervenuto anche l'Alto rappresentate degli Affari esteri in Ue, Josep Borrell: "La Nato c'è e questo non lo mette in dubbio nessuno ma questa guerra dimostra che dobbiamo svegliarci. E che dobbiamo investire per essere più forti nella Nato ed essere in grado anche di agire se la Nato non c'è", ha detto. Per poi aggiungere: "Questa è una crisi in Europa ma anche una chance. Chi avrebbe mai detto che l'Europa avrebbe messo delle risorse insieme per armare un Paese? Non siamo così pessimisti".