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Tajani al G7: “Nessuno pensa che l’Italia sia ambigua, stiamo con Ue e Nato al fianco dell’Ucraina”

“Nessuno ha fatto cenno a ipotetiche posizioni di distinguo. Tutti quanti hanno fiducia nel governo e sono stati attenti alle nostre posizioni, che ho ribadito in modo molto chiaro: dalla parte dell’Europa, della Nato, dell’Occidente”: lo ha detto Antonio Tajani alla riunione dei ministri degli Esteri del G7.
A cura di Annalisa Girardi
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L'Italia sta con la Nato e l'Europa al fianco dell'Ucraina. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ai suoi omologhi del G7 con cui si è riunito oggi a Muenster, in Germania. Parlando con i giornalisti, il numero due di Forza Italia ha spiegato che la riunione è durata una quarantina di minuti: "Ci siamo confrontati su tutti i temi dell'agenda politica, naturalmente tutti vogliamo la pace, ma non c'è pace senza giustizia e giustizia significa indipendenza" dell'Ucraina dalla Russia.

Tajani ha anche parlato di un accoglienza "molto positiva, direi affettuosa" nei confronti dell'Italia e del suo nuovo governo. "Nessuno ha fatto cenno a possibili o ipotetiche posizioni di distinguo nell'ambito della maggioranza del governo italiano. Tutti quanti hanno fiducia nel governo, hanno dimostrato grande attenzione alle nostre posizioni, che ho ribadito in modo molto chiaro: noi siamo dalla parte dell'Europa, della Nato, dell'Occidente, delle relazioni transatlantiche, e siamo per difendere l'indipendenza dell'Ucraina, puntando però a raggiungere la pace", ha aggiunto.

La dichiarazione finale del G7: "La Russia terrorizza la gente"

Nella dichiarazione comune pubblicata alla fine del vertice, i ministri del G7 hanno lanciato nuovamente un appello alla Russia affinché "fermi immediatamente la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina" e ritiri tutte le sue forze militari. E ancora: "Insieme al ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba condanniamo la recente escalation della Russia, compresi i suoi attacchi contro civili e infrastrutture civili, in particolare impianti energetici e idrici, in tutta l'Ucraina utilizzando missili, droni e addestratori iraniani". Secondo i ministri "attraverso questi attacchi, la Russia sta cercando di terrorizzare la popolazione civile".

Nella nota inoltre i ministri degli Esteri del G7 aggiungono: "Gli attacchi indiscriminati contro la popolazione civile e le infrastrutture costituiscono crimini di guerra e ribadiamo la nostra determinazione a garantire la piena responsabilità di questi e dei crimini contro l'umanità".

Cosa ha detto Tajani sulla Cina e sulla crisi energetica

Tajani ha anche parlato della necessità di coinvolgere la Cina nelle trattative di pace. Pechino, ha detto, è importante che partecipi "alla chiusura di una stagione di guerra". Non solo: il ministro degli Esteri si è anche augurato che il Paese, così come la Turchia, "convinca la Russia a chiudere la stagione dell'invasione dell'Ucraina e a sedersi intorno a un tavolo".

Sulla crisi energetica, invece, Tajani ha chiesto una "strategia comune" affinché "non ci sia un costo troppo alto del gas e dell'energia". Per poi precisare, nel giorno del Consiglio dei ministri che interverrà anche su questo tema: "Noi lo acquisteremo da altri Paesi, compresi gli Stati Uniti. Per noi è una questione importante, visto che come governo decideremo cosa fare per aiutare famiglie e imprese".

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L'incontro bilaterale Italia – USA

Tajani ha anche avuto in incontro bilaterale con il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, che ha ringraziato per la "profonda amicizia". La Farnesina ha poi scritto su Twitter:  "Condividiamo legami storici e indissolubili, che affondano radici in valori comuni e nell'impegno per libertà e principi democratici. Continueremo a lavorare insieme in ogni ambito a partire dall'Ucraina".

Tajani sulla questione migranti e la Germania

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Tajani ha anche fatto riferimento alla situazione nel Mediterraneo, dove la nave battente bandiera tedesca Humanity1 ha soccorso centinaia di migranti e ha chiesto all'Italia un porto sicuro di sbarco. "Il problema non è la Germania, ma il rispetto delle regole", ha detto Tajani. Per poi raccontare come il governo abbia posto il problema a tutti i Paesi. "Se si vuole entrare nelle acque territoriali italiane, per una questione di sicurezza nazionale, bisogna sapere chi c'è a bordo, quante sono le persone, le donne i bambini, se hanno chiesto diritto d'asilo, dove e quando sono state salvate e da dove vengono", ha aggiunto, chiedendo che le identificazioni vengano fatte a bordo dal comandante della nave.

"La gente in mare giustamente deve essere salvata, ma dobbiamo sapere chi arriva in Italia. Non possiamo prendere persone senza sapere chi sono, questo è il tema", ha proseguito il ministro degli Esteri. Per poi chiedere solidarietà a livello europeo: "L'Ue deve fare quello che da soli gli Stati nazionali non possono fare. È questo che noi chiediamo alle istituzioni comunitarie. L'Europa deve assumere delle decisioni che tutelino i singoli cittadini e i singoli Paesi. Serve una strategia comune concordata, non è possibile lasciare nel Paese di arrivo tutti coloro che arrivano".

E ancora: "Non possiamo far avere tutti gli immigrati alla Grecia, all'Italia, a Malta. Visto che vogliono venire in Europa, bisogna avere una strategia europea comune". E, nel frattempo, "prevedere anche un vero Piano Marshall per l'Africa, perché il problema dell'immigrazione deve essere risolto a monte, non a valle". Quindi "accordi con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, intervenire sul cambio climatico, contro il terrorismo, tutelare la salute degli africani, sviluppare, favorire una diplomazia industriale"

"Governo italiano sarà protagonista"

"L'Italia esce rafforzata dal G7 di Munster. Ringrazio i colleghi per la loro accoglienza. Rispetto del diritto internazionale, crisi energetica e alimentare, lotta ai cambiamenti climatici. Attenzione all'Indo-Pacifico e all'Africa. Il governo italiano sarà protagonista", ha scritto a fine giornata il ministro degli Esteri su Twitter.

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