Tajani a favore dello ius scholae: “Non è una scorciatoia né una cosa di sinistra, ma no a ius soli”
"La nostra posizione è sempre stata a favore dello ius scholae, che non è una scorciatoia né una cosa di sinistra. Anzi, noi siamo contro lo ius soli, perché è demagogico. In ogni caso, la riforma della cittadinanza non è all'ordine del giorno dell'attività di governo. Noi colpiamo gli avversari, non gli alleati. E ci interessa parlare del merito delle proposte. Ragionare sullo ius scholae non è una svolta a sinistra né vuole essere uno strumento polemico. La dignità della persona non ha nulla a che vedere con destra, sinistra o in generale con le diatribe politiche".
A parlare è il leader di FI Antonio Tajani che in una intervista al Messaggero ha detto la sua su un argomento tornato al centro del dibattito in questi ultimi giorni con le Olimpiadi, dove tanti atleti che indossavano la maglia azzurra sono italiani di seconda generazione.
Tajani si dice impegnato contro l'immigrazione irregolare e "guai a essere lassisti nella concessione della cittadinanza", ma "la forza del nostro Paese e le sue potenzialità economiche derivano anche dalla capacità di saper integrare persone che arrivano da fuori".
"Non esistono italiani di serie A e di serie B – dice in riferimento anche alla polemica sul murales sfregiato che rappresentava la campionessa italiana Paola Egonu – Guardi che il mio è un cognome arabo. Probabilmente deriva da un architetto che nel ‘400 è arrivato in Italia dal Nord Africa. La tijaniyya è una corrente spiritualista sufi dell'Islam. Quanti sono gli italiani che hanno origini, magari anche remote e inconsapevoli, in altre parti del mondo? Bisogna conoscere la nostra storia ed essere obiettivi, realistici, lungimiranti", ha aggiunto.
"È sbagliato l’assioma – dice ancora Tajani nell’intervista – per cui non può esistere una destra conservatrice che crede nella forza e nelle potenzialità di chi ha altre origini ma appartiene completamente al Paese in cui ha scelto di vivere e per cui ha scelto di lavorare. La Lega? Ben venga il dibattito. Proprio perché siamo per la difesa dei diritti, siamo intransigenti nei confronti di chi non rispetta le regole. In questo non vedo alcuna differenza con i nostri alleati".
Il leader di Forza Italia ha quindi annunciato che il 13 settembre, per l'inaugurazione della settimana dello sport nel mondo, vuole nominare ambasciatrici dello sport italiano le campionesse olimpiche della pallavolo.