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Taglio del cuneo fiscale, crescono le buste paga da gennaio: a chi aumenta lo stipendio

Il taglio del cuneo fiscale previsto dalla manovra del governo Meloni ritoccherà verso l’alto gli importi delle buste paga, ma non per tutti. Vediamo a chi aumenterà lo stipendio da gennaio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Le buste paga di gennaio saranno più pesanti per molti lavoratori dipendenti, grazie al taglio del cuneo fiscale approvato dal governo Meloni con la legge di Bilancio. La presidente del Consiglio – che ha più volte rivendicato la decisione – e il suo esecutivo hanno messo le basi per il taglio strutturale di cinque punti, che è il vero obiettivo di legislatura. Per ora, però, il cambiamento riguarda chi guadagna fino a 25mila euro l'anno. La novità sta tutta in un ulteriore punto di decontribuzione: si passa dal 2% tagliato dal governo Draghi – e mantenuto da Meloni fino a 35mila euro – al 3% per i redditi sotto ai 25mila. Vediamo di quanto aumentano gli stipendi.

Chi ha diritto al taglio del cuneo fiscale e all'aumento in busta

A spiegare con chiarezza chi ha diritto ad accedere al taglio del cuneo fiscale è stata l'Inps, con una circolare pubblicata pochi giorni fa. Si legge:

Possono accedere al beneficio […] tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore.

Pertanto, la misura agevolata trova applicazione, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, per tutti i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, purché vengano rispettati i limiti della retribuzione mensile, da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali, di 2.692 euro (ai fini della riduzione di due punti percentuali) e di 1.923 euro (ai fini della riduzione di tre punti percentuali).

Insomma, la novità riguarda tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati. Il taglio del cuneo è di tre punti fino a 25mila euro lordi di reddito annuo (1.923 al mese) e di due punti fino a 35mila euro (2.692 al mese). Chi avrà il taglio di due punti, però, non noterà alcuna differenza con l'anno passato, poiché era già stato applicato dal governo Draghi.

Di quanto aumenta lo stipendio con il taglio del cuneo fiscale

L'aumento in busta paga può arrivare fino a 58 euro lordi al mese e, ovviamente, cresce proporzionalmente allo stipendio, visto che la percentuale inferiore è applicata a un lordo più alto. In sostanza chi guadagna intorno ai 1.900 euro, praticamente il massimale rispetto al parametro del taglio, si troverà circa 38 euro in più al mese in busta paga. Per chi guadagna intorno ai 20mila euro il taglio dovrebbe far crescere lo stipendio di circa 30 euro, che diventano 27 per chi ne guadagna 15mila euro e 19 per chi ne guadagna 10mila.

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