Taglio del cuneo fiscale, cosa cambia da maggio in busta paga per i lavoratori dipendenti
Da maggio raddoppia il taglio del cuneo fiscale in busta paga. Il governo ha stanziato altri tre miliardi di euro nel 2023 per abbassare le tasse sul lavoro e si prepara a varare un nuovo decreto legge per tutelare i lavoratori dipendenti che guadagnano meno. A dirlo è il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, che in un'intervista con il Corriere della Sera spiega come il Mef sta cercando di "tutelare il potere di acquisto delle famiglie in una fase in cui l'inflazione resta ancora elevata".
Dopo aver tagliato di tre punti il cuneo fiscale per i redditi fino a 25 mila euro in Legge di Bilancio, e di due punti per quelli tra 25 mila e 35 mila, stanziando in totale 4,6 miliardi di euro, il governo è al lavoro per il passo successivo. L'appuntamento è per il mese prossimo: ci sono altri 3 miliardi di euro che dovranno essere utilizzati fino a fine anno per diminuire la pressione fiscale sul lavoro. "Per dare un ordine di grandezza, è come se fossero messi a disposizione 5,14 miliardi su base annua – ha aggiunto Leo – È la prova dell'attenzione di questo governo verso il mondo del lavoro dipendente, che ci sta a cuore come quello del lavoro autonomo".
Per il viceministro si tratta di un intervento per contrastare il caro vita. La domanda che si fanno però ora i cittadini è di quanto sarà il risparmio in busta paga. In altre parole, di quanto aumenterà lo stipendio. Considerando gli effetti del taglio del cuneo fiscale da gennaio, per i redditi fino a 25mila euro si può ipotizzare un risparmio di circa 40 euro al mese, che diventano quindi quasi 500 in un anno. Per la fascia più alta di reddito che beneficia della riduzione, cioè tra i 25 mila e i 35 mila, invece, il risparmio è più contenuto: parliamo di una trentina di euro in più al mese in busta paga.
Bisogna comunque considerare che i 3 miliardi previsti nel Def dovranno bastare per un periodo che va da maggio a dicembre. Il risparmio quindi dovrebbe essere più diluito rispetto agli aumenti che si sono visti nei primi mesi dell'anno.