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Taglio dei parlamentari, Di Maio: “Via i privilegi, meno politici e ridiamo al popolo i suoi soldi”

“Un po’ di gente ora dovrà trovarsi un lavoro. Gli manderemo una poltrona in miniatura per ricordare il voto di oggi”, afferma Luigi Di Maio, celebrando il via libera del Senato alla proposta di riforma costituzionale per diminuire il numero di deputati e senatori. “Questa volta il popolo italiano si riappropria di soldi che erano suoi”, aggiunge il leader del Movimento Cinque Stelle.
A cura di Annalisa Girardi
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"Siamo molto contenti del fatto che oggi, in terza lettura, sia stato approvato anche al Senato della Repubblica il taglio di quasi 350 parlamentari. Questo è l’ultimo dei passaggi prima della votazione definitiva alla Camera dei deputati": Luigi Di Maio esprime soddisfazione al termine del voto con cui palazzo Madama ha dato il via libera alla proposta di riforma costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari. "È stata una partita difficile, questa del taglio del numero dei deputati", commenta il leader del Movimento Cinque Stelle alla stampa, aggiungendo che questa prima parte dell'iter di riforma costituzionale "è stata la fine di un tempo fondamentale" e che "ora ci manca un ultimo tempo per segnare il gol definitivo e fare diventare il taglio dei parlamentari una riforma per sempre, una riforma che taglierà le poltrone e che farà risparmiare circa 500 milioni di euro a legislatura". Soldi con cui, continua il ministro dello Sviluppo economico, "possiamo acquistare 2.500 autobus o possiamo costruire asili".

Il risparmio che arriverà dal taglio del numero di deputati e senatori viene definito da Di Maio come "soldi che saranno restituiti alla collettività". Il vicepresidente del Consiglio poi prosegue: "Taglieremo poltrone e metteremo questi soldi a disposizione delle cose importanti per i cittadini italiani. Il taglio dei parlamentari è la fine di un’ingordigia politica andata avanti per decenni, è un’altra promessa mantenuta ed p un’occasione per ribadire il nostro modo di amministrare lo stato. Tagliamo i privilegi, tagliamo i politici e ridiamo al popolo. Questa volta il popolo italiano si riappropria di soldi che erano suoi". Per Di Maio, "un parlamento con così tanti parlamentari serviva solo a distribuire potere e poltrone, e nient’altro", ma dalla prossima legislatura, afferma il ministro, "un po’ di gente che sta qui dentro da 7-8 legislature dovrà trovarsi un lavoro".

Di Maio quindi conclude: "A questi parlamentari manderemo una poltrona in miniatura per ricordare la votazione di oggi, per ricordarci di una votazione che era difficile in quanto al Senato, dove c'è una maggioranza meno ampia rispetto a quella della Camera. La strada è ora in discesa e la riforma deve diventare legge il prima possibile. Parlamentari che tagliano se stessi è veramente un grande spettacolo di democrazia e di giustizia sociale. Gli stessi parlamentari che hanno tagliato i vitalizi un anno fa e che hanno vinto la battaglia contro i ricorsi, oggi quei parlamentari tagliano 345 parlamentari della Repubblica".

Interviene anche il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro: "Ringrazio i parlamentari della maggioranza e anche di quelli dell’opposizione che hanno votato coerentemente con quello che hanno fatto nelle prime due letture. Ricordo il cambio di posizione di Forza Italia, che sia alla Camera che al Senato prima delle elezioni europee ha votato a favore del taglio e adesso ha deciso di uscire dall’Aula. Altri sono stati più coerenti. Ringrazio i parlamentari che hanno messo gli interessi dei cittadini davanti a quelli personali, dei politici e della partitocrazia".

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