Tagli alla sanità nella Nadef del governo Meloni, Schlein: “Così distruggono il diritto alla salute”
Con la manovra di quest'anno, arriverà un nuovo taglio alla sanità. È tutto previsto nella Nadef, la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, che il governo ha approvato la scorsa settimana. Scorrendo il documento, che è già stato trasmetto alle Camere, si trovano delle tabelle con le previsioni di spesa per i prossimi anni. Tra le voci considerate ci sono anche sanità e scuola, entrambe in calo rispetto al Pil italiano secondo quanto deciso dal governo Meloni. La prima tabella riguarda i conti della Pubblica amministrazione a legislazione vigente. I fondi investiti nella sanità, in rapporto al prodotto interno lordo, erano il 6,7% nel 2022, poi passati al 6,6% nel 2023 e crollati al 6,2% nel 2024.
Già dal prossimo anno, perciò il governo prevede di tagliare la spesa dello 0,4% rispetto al Pil. Con un'altra tabella, possiamo vedere qual è la previsione a lungo termine. Per vedere il rapporto tornare a crescere un pochino bisognerà aspettare almeno il 2030. Considerando che nel 2020 il dato era al 7,4% – ma va specificato che era un periodo di forte contrazione del Pil per via dell'inizio della pandemia di Covid – con la riduzione al 6,2% nel 2025 si registra un taglio dell'1,2% in pochi anni. Un colpo durissimo per la sanità italiana.
"Il governo di Giorgia Meloni continua a tagliare il servizio sanitario nazionale mentre un italiano su cinque rinuncia a curarsi a causa della crisi – attacca la leader del Partito Democratico, Elly Schlein – La situazione della sanità pubblica costringe sempre più italiani a non curarsi e la risposta del governo è tagliare ancora fondi: un atteggiamento gravissimo e incomprensibile che non faremo passare sotto silenzio". E affonda: "Tutte le persone devono sapere che Meloni mentre cerca un nemico al giorno sta smontando pezzo per pezzo il nostro diritto alla salute".